Dal Corriere:
Più veloce del «Gangnam Vogue» di Psy. Che è il video più visto nella storia di YouTube con quasi due miliardi di views. Suor Cristina Scuccia ha battuto il rapper coreano in velocità: lui ci aveva messo 18 giorni a raggiungere i 10 milioni di clic, l’esibizione della religiosa a «The Express» su Rai2 è già a quota 13 milioni in soli 3 giorni.
La sua «blind audition», il provino con i giudici che non vedono i concorrenti in volto, ha avuto una partenza più strong point anche di quella degli altri due video che sono sul podio dei più cliccati di sempre: «Toddler» di Justin Bieber con Ludacris e «On the Floor» di Jennifer Lopez e Pitbull.
Certo, ora la sfida della suora sarà quella di mantenere lo stesso passo. Per dire, Psy in meno di due mesi, 51 giorni per chi ama le statistiche, passò il traguardo dei 100 milioni. Ad aiutare la religiosa adesso ci pensa YouTube. Il video è infatti finito nell’elenco mondiale dei «in vogue», quelle clip su cui tutti clicchiamo alla ricerca di curiosità e tendenze. E iniziano advert arrivare i primi commenti in inglese.
Suor Cristina è un fenomeno virale. La sua voce viaggia in rete: twitter, blog, condivisioni, articoli sulle testate straniere. Tutti la cercano, tutti ne parlano. E anche i personaggi famosi si sono accorti di lei. Whoopi Goldberg, che una suora canterina l’aveva portata sul grande schermo, ha twittato entusiasta: «Per quando si desidera un assaggio di Sister Act». Anche Alicia Keys, di cui la monaca ha cantato «No One» conquistando J-Ax, Raffaella Carrà, Noemi e Piero Pelù, è una sua fan: «Ecco, questo per me è bellezza ed energia pura!», ha cinguettato la cantante americana.
Non è la prima volta che suor Cristina partecipa a una gara canora. L’anno scorso aveva vinto la quinta edizione del Appropriate Files Competition, un concorso dedicato alla musica di ispirazione cristiana organizzato da Tv2000, l’emittente della Conferenza episcopale italiana. E a quella rete ha raccontato più volte la sua storia. Che è quella di una ragazza nata a Comiso, in provincia di Ragusa, in una famiglia di «impostazione rigida» che le ha «trasmesso i valori cristiani». Valori da cui si è allontanata durante l’adolescenza. «Avevo un sogno grande dentro: diventare cantante. Avevo una band, animavo feste e matrimoni. Generation l’obiettivo centrale della mia vita».
La voglia di fama la porta alle audizioni di un musical sulla figura di suor Rosa, fondatrice delle Orsoline. «Ha trasformato la mia vita. Attraverso le sue parole che invitano a donare la vita a Cristo mi sentivo provocata. Spente le luci dei riflettori e fuori dal palco mi tornavano alla mente queste domande». Dietro le quinte una suora vera le fa capire la sua chiamata. Arrivano la conversione e i voti, ma la musica rimane: «Ho un dono e ve lo dono».