Uscita speciale oggi del blog con un magnifico put up omaggio a un fumetto anguish enticing cult creato all’epoca dal mitico MAGNUS. Stiamo parlando di NECRON (se volete saperne di più CLICCATE QUI ). Il nostro amico, lettore, ma soprattutto bravissimo disegnatore e illustratore, GERMANO GARAU tempo fa ha offerto al nostro blog un prezioso omaggio alla serie YRA di LEONE FROLLO ( se ve lo siete persi, rimediate CLICCANDO QUI ), stavolta ci regala questa sua concept, rivisitazione, omaggio appunto a uno dei suoi fumetti e autori preferiti che teneva dentro un cassetto da anni.
Per ora godetevelo qui in esclusiva per il nostro blog in questo favoloso omaggio a Necron!
Grazie Germy!
Molti anni fa (quando esisteva ancora My Establish, per intenderci) iniziai advert accarezzare l’concept di creare una moderna relise di uno dei personaggi più assurdi e geniali mai partoriti dall’editoria a fumetti. Un personaggio che incrociava contemporaneamente, e in tutta nonchalance, alcuni tra i generi più distanti: gotico, gore, fantascienza, avventura, porno e comicità.
Molto semplicemente “NECRON”.
Ebbene, nella mia fantasia intendevo omaggiare questo capolavoro di Magnus (ingiustamente relegato in quel cassetto della cultura popolare dove si nascondono i prodotti troppo grevi per esser diffusi e troppo geniali per esser gettati) mantenendo i caratteri con cui aveva travolto le convenzioni (anche quelle, ormai consolidate, della Edifumetto di per sé gia anticonvenzionale) e aggiornarne gli sviluppi narrativi ai nostri giorni.
L’concept di tainted technology molto banale: una giovane e brillante studentessa di medicina scopre di essere nipote della dottoressa Boher (genio del male che nella serie originale assembla Necron ed è la vera protagonista, donna dai tratti estremi: avida, sadica, amorale e misandrica), zia di cui i familiari le avevano sempre nascosto l’esistenza, e di aver ereditato diversi beni, tra cui i preziosissimi appunti sulla creazione di Necron.
La giovane e timida fanciulla si trasforma pian piano svelando il suo vero e recondito carattere, rapita dalle esperienze della zia trascritte nei suoi diari. Mantenendo una dimessa e rispettabile facciata durante il suo percorso universitario riuscirà a trafugare materiali, sostanze e tranci di morto fino a confezionare il suo personale schiavo col quale dar vita a nuove avventure. Immaginavo che, diversamente dalla dottoressa Boher che girava il mondo dando continuamente untrue generalità, la mia protagonista avrebbe potuto riutilizzare il cliché della doppia identità tanto cara ai nostri amici supereroi.
Niente di speciale, lo so, ma il fatto di rimestare nel pentolone del trash mi sembrava fosse il percorso giusto per non uscire dal seminato.
Cominciai a fare qualche prova, dei mannequin-sheet per definire i personaggi e un paio di personality art per studiarne la resa. Naturalmente tutto si fermò lì, il progetto technology troppo complesso per le mie sole forze e non avevo abbastanza tempo ed energie per andare oltre, senza contare il problema dei diritti sui personaggi che non avevo ancora neanche preso in considerazione.
Di seguito vi mostro alcuni di questi disegni, con alcune didascalie esplicative…
Vogliate perdonare la pessima qualità delle immagini…
Dopo alcuni scarabocchi cercai di definire un Mannequin Sheet per definire i tratti e i cambiamenti del nuovo Necron.
Le indicate passarono anche attraverso la resa delle espressioni più grottesche, soprattutto per un personaggio come lui…
Nei momenti liberi scarabocchiavo qualche figura, qui un accenno di movimento che, ipotizzavo, un po’ meno improntato alla plasticità iper-espressa dei disegni del Maestro, capaci di movenze grottesche eppure convincenti…
Contemporaneamente mi dedicavo anche alla ragazza e anche di lei creai un primo Mannequin Sheet.
Volevo che la giovane nipote della dottoressa Bhoer passasse due fasi diverse: di partenza sarebbe stata una studentella geek innocente e garbata…
In un secondo momento sarebbe divenuta la dominatrice senza scrupoli, spregiudicata e insensibile protagonista indiscussa della storia.
Qui l’ho immaginata vista da dentro l’incisione su un corpo, nel più totale spregio delle regole d’igiene.
La creazione di Project Art work (vignette che prevedono l’interazione dei personaggi tra loro o con altri) è funzionale advert immaginare certi aspetti recitativi e caratteriali dei personaggi, come veri attori che provano prima d’andare in scena.
Di certo non sarebbe stato un fumetto all’insegna del politicamente corretto! L’esagerata carica erotica di Necron si sarebbe spesso manifestata con violenza, incapace di controllarsi nonostante le ripetute punizioni della sua padrona.
Trovai questo disegno del personaggio in fuga particolarmente dinamico e decisi di farne una versione a colori…
Le scene “gore” possedevano una carica drammatica e al tempo stesso comica molto ispirante, cercai di studiare come riproporle.
…Alle volte ho esagerato col dramma, forse.
La scena della prima attivazione la pensai casuale, inaspettata e accompagnata da una grossa sorpresa.
Ovviamente le capacità intellettuali e linguistiche del mostro sarebbero state basilari come quelle di ogni creatura home-made che si rispetti dai tempi del golem in poi. Qui mi lasciai trascinare troppo e feci alla protagonista ‘sto gran paio di tettone che però non erano previste…
Una componente importante delle storie sarebbe stata certamente la presenza di personaggi estremi, tanto nel carattere quanto nelle fattezze, intenzionati a soggiogare violentemente e con piani astrusi la nostra anti-eroina e il suo mostro, venendo ovviamente scassati di botte da quest’ultimo e poi trucidati da lei nei modi più creativi e truculenti.
Le scene di coltello mi sono sempre piaciute, questa non è un gran ché ma l’intenzione c’technology.
©Germano Garau