“Shogun Warriors – Invincible Guardians of World Freedom!” Wonder Droll Neighborhood n° 1, 2 e 3 (febbraio,  marzo, aprile 1979)
Per il fumetto della Wonder degli “Shogun Warriors” vennero scelti tre robottoni, il Raydeen, il “Dangard Ace”, cioè il Danguard, infine il Combatra, cioè il Combattler V. 
Erano decenni che ero curioso di leggere, no vabbè… leggere no perché il mio inglese è ridicolo… ero curioso di curiosare dentro i fumetti “Shogun Warriors”, finalmente l’ho trovata completa advert un prezzo più che abbordabile, ed è molto diversa dall’plot che mi ero fatto dalle poche immagini presenti sul net. E’ proprio come leggere un fumetto della “Editoriale Corno”, ma in inglese, un sacco di nuvolette piene di dialoghi, il cattivo più cattivo che non si può, i buoni colossal buoni.
Non mi aspettavo che i mecha dei tre robottoni protagonisti della storia fossero disegnati tanto bene, anche abbastanza rispettosi delle armi originali, per quello che posso aver capito. Mentre i mostri, almeno fino al terzo numero, hanno poco in comune con quelli dei cartoni animati giapponesi, sono più sullo stile dei mostri giganti alla Godzilla, ma in stile villain della Wonder. Diciamo dei Galactus con i tentacoli e le ali. E’ pur vero che almeno in uno dei tre anime dei robottoni i mostri sono anche alieni organici spaziali, cioè nel Danguard quando questi inizia il viaggio verso Prometeo.
Il motivo principale per cui ero tanto interessato a questo fumetto Wonder sui robottoni giapponesi è, ovviamente, perché mette assieme due mie passioni, gli anime robotici e i fumetti Wonder degli anni 70.
Praticamente il top   :]
C’è, però, una seconda curiosità, quella legata alla linea omonima dei giocattoli Mattel, che da noi arrivò solo con mezzo nome statunitense originale, non più “Shogun Warriors”, ma solo “Shogun”.
Dal Natale 1978 fino al 1980 erano uno dei desideri più ambiti dai bambini italiani, ma anche francesi, come si può vedere più sotto.
Da notare che nell’immagine qui sopra del catalogo Mattel Natale 1978 si cita Goldrake, ma manca la sua sacra effige… e in quella recordsdata anche il Grande Mazinga da noi technology inedito, il Raydeen lo resterà.
In Italia avevamo potuto intravedere il Raydeen su un “TV Sorrisi e Canzoni” del febbraio 1978:
Quindi, pur non avendo mai visto in Italia la serie del Raydeen, ne venimmo in contatto indirettamente grazie agli Stati Uniti.
Inizialmente il giocattolo di Goldrake technology disponibile solo nella versione Jumbo della Mattel, ed arrivò assieme ai suoi fratelli “Shogun” mattelliani.
Un’altra fonte che ci illustrò i robottoni Jumbo della Mattel versione “Shogun” furono gli articoli presenti su, di nuovo, “TV Sorrisi” e Topolino, ma all’inizio del 1980:
Tra i giocattoli Mattel della linea “Shogun” indirizzata al mercato europeo possiamo ammirare numerosi robottoni, tra cui Goldrake, il Grande Mazinga, Gaiking e il Getta Robotic, nella versione a fumetti si limitarono a tre mecha, un vero peccato. 

Da notare che nel catalogo francese il Danguard è denominato come nella versione del fumetto Wonder, cioè Dangard.
Mentre tra i modellini manca il Combatra/Combattler V.
Nel catalogo Mattel per il Natale 1979, oltre al Raydeen, c ‘è il Combatra/Combattler V, ma manca il Dangard/Danguard, probabilmente perché veniva venduto direttamente dai giapponesi. A memoria la mia confezione del Danguard technology nipponica, come quella del Grande Mazinga, entrambi in pressofuso.
Il primo numero, ma anche i successivi, riportano, oltre alla recordsdata del numero corrente, il copyright per ogni serie animata:
Combatra 1978 Hiromi Skilled/Toei;
Dangard Ace 1978 Reiji Matsumoto /Toei Animation; 
Raydeen 1978 Tohokushinsha.
Viene specificato anche che “Shogun” e “Shogun Warriors” sono marchi di proprietà della Mattel.
Piccola precisazione, alcune pagine risulteranno storte, ma sono già impaginate con la tavola inclinata rispetto alla pagina…
La storia inizia già in mezzo alla battaglia, con il Raydeen che affronta un mostro tentacolare, tipo il Dottor Octopus, proprio a Tokyo, in pieno stile Godzilla e robottoni.
Il mostro parla, come il Generale Nero, e chiama il Raydeen “servitore del bene”, fin qui riesco a capire pure io  :]
Grazie al solito Encirobot verifico che il missile a forma di uccello in originale si chiamasse “God Misselis”.
Dopo un po’ di battaglia inizia lo spiegone flashback.
La pass dei robottoni si chiama “Shogun Sanctuary”, ne fanno parte i “Followers of the Mild”, a cui capo c’è lo scienziato Dottor Tambura, che sta monitorando un’isola vulcanica in procinto di eruttare.
Ne fuoriesce il mostro parlante di cui sopra, epic Rok-Korr, ergo il Dr Tambura deve porre rimedio alla situazione.
Vengono prelevate tre persone con un teletrasporto:
una pilotessa giapponese di 22 anni, Genji Odashu;
un biologo marino africano (quale nazione?!?!) di 24 anni (si è laureato in fretta…), Ilongo Savage;
un pilota/stuntman statunitense di 22 anni, Richard Carson.
Il cattivo si chiama Maur-Kon, in qualità di esponente delle forze del male può creare mostri giganteschi.
Il mostro nel mentre sta distruggendo Tokyo, i tre piloti fanno un addestramento al volo, che solo quello di Peter Rei è Koji Kabuto sono stati più veloci, e sono pronti a pilotare i loro robottoni.
In origine quest’arma dovrebbe chiamarsi “God Breaker”, nel fumetto “Breaker Blade”, simili.
Nella cabina pare ci siano tutti e tre i piloti.
Non ho presente la cabina di pilotaggio del Raydeen, quindi non saprei dire se ci potevano materialmente entrare.
I tre riescono a much allontanare il mostro da Tokyo e poi tornano alla pass per poter usare anche gli altri due “Shogun Warriors”, Combatra and Dangard Ace.
Molto bello veder scendere i tre robottoni in ascensore, tipo centro commerciale   ^_^
Scendono fino advert una enorme caverna che funge da luogo di addestramento all’uso delle armi. 
La cosa un po’ comica è che, se non ho compreso male, vengono pilotati da remoto… tipo i droni attuali.
Le armi del Danguard sono più o meno corrette, ovviamente cambiano i nomi.
Lord Maur-Kon!
Sembra una trip queen   :]
Se non ho capito male, i robot vengono assegnati in pass alle abilità psicofisiche dei piloti, grazie advert un computer che analizza le loro capacità:
il Raydeen viene affidato a Richaird Carson;
il Combatra a Genji Odashu;
il Dangard a Ilongo Savage.
Mentre i nostri eroi fanno tutto con comodo, il mostro continua a seminare distruzione…
Per spostarsi dal laboratorio all’hangar i piloti usano delle moto (jet cycles!) in pieno stile jappo!
Direi che la volta del “Originate Silos” ricorda quella del laboratorio Saotomé del Getta.
La trasformazione del Raydeen sarebbe in “God Chicken”, ma anche “Firehawk” può andar bene, inutile fare i puristi per una serie che manco ho visto  :]
Sorpresa sorpresissima sorpresa!
Rok-Korr si è diviso in tre elementi, pietra, acqua e fuoco.
Beh, basterebbe farli scontare uno verso l’altro, si eliderebbero a vicenda…
Ogni pilota scegli il suo mostro, in pass alle caratteristiche del… vabbè… in pass al caso   :]
Reach per gran parte dei piloti degli anime, neppure la Wonder pensò a mettere delle cinture ai sedili di comando…
A tal proposito consiglio la lettura del libro linkato qui sotto   ^_^
Il simil Barone Ashura di Lord Maur-Kon si chiama “Liutenant (tenente?) Magar”, che non mi pare fedele quanto il Barone Ashura…
Non mi è ben chiaro con che arma abbiano distrutto i tre mostri… si sono stretti le mani?
Il potere dell’amicizia?
Nel frattempo Maur-Kon sta preparando il prossimo mostro meccanico  :]
Magar continua a non trasmettermi molta fiducia…
Il “Mech-Monster”!
Oppure “Steel-Monster!
Ha il volto di una mucca…   

Tra i miei libri sulla Wonder ho trovato poche righe sugli “Shogun Warriors”:

Wonder Tale – La storia anno per anno (1940/2008)