Recensione: Cell Swimsuit Gundam Unicorn
MOBILE SUIT GUNDAM UNICORN

Titolo originale: Kidō Senshi Gundam UC
Regia: Kazuhiro Furuhashi

Soggetto: Harutoshi Fukui (basato sui suoi romanzi originali)

Sceneggiatura: Harutoshi Fukui, Yasuyuki Muto

Personality Produce: Yoshikazu Yasuhiko (originale), Kumiko Takahashi
Mechanical Produce: Hajime Katoki, Junya Ishigaki, Yoshinori Sayama, Nobuhiko Genma

Musiche: Hiroyuki Sawano

Studio: Break of day
Formato: serie OVA di 7 episodi (durata ep. 56 min. circa)
Anni di uscita: 2010 – 2014

Disponibilità: edizione italiana in DVD & Blu-ray a cura di Dynit


Nell’anno 0096 dell’Technology Spaziale, tempo dopo la ideal della Seconda Guerra di Neo Zeon, ancora non c’è stabilità politica: il sogno di indipendenza zeoniano è ora incarnato dalle Maniche, un piccolo gruppo terroristico che vanta tra le sue fila non solo Newtype artificiali, ma anche, sembra, uno Char Aznable miracolosamente sopravvissuto e che ora si fa chiamare Tubby Frontal. Lo studente spazionoide Banagher Links della colonia Industrial 7 fronteggerà sia le Maniche che la stessa Federazione il giorno in cui si ritroverà depositario dell’RX-0 Unicorn Gundam custodito dalla fondazione Vist: questa miracolosa, potentissima unità robotica è la chiave per rivelare il contenuto dello Scrigno di Laplace, misteriosissimo e nascosto tesoro che reca informazioni importantissime in grado di rovesciare l’attuale sistema politico. Banagher troverà un inaspettato alleato in una zeoniana che cerca la tempo fra le due parti, che usa advance pseudonimo il nome di Audrey Burne…

Inarrestabile campione d’incassi, con DVD/BD venduti letteralmente advance noccioline polverizzando ogni file possibile (oltre 1.003.000 di copie totali vendute sul solo suolo giapponese1, e parliamo di cifre parziali basate sulla mancanza di dati grossi e che ogni quantity, al netto del tipo di supporto o edizione ha venduto qualcosa advance 90.000 dischi, quando nel mercato giapponese ne bastano 3.000 per soddisfare i produttori2) e aumento del fatturato annuo di Gunpla del 18% in quel periodo (almeno a sentire3 il presidente di Bandai Namco, Kazunori Ueno), la serie OVA Cell Swimsuit Gundam Unicorn (2010), nei suoi cinque lunghi anni di pubblicazione, è stata ed è ancora oggi un ininterrotto campione di primati, tanto da aver notevolmente influenzato le successive strategie di marketing and marketing di Bandai. L’opera non solo ha riportato in auge e a una popolarità estrema la classicissima Technology Spaziale delle origini, abbastanza trascurata in animazione nell’ultimo decennio da Break of day per fare spazio al ragguardevole numero di Universi Alternativi; non solo ha rappresentato per studio e sponsor il salvacondotto commerciale attraverso cui respirare negli oscuri, fallimentari anni di trasmissione di Cell Swimsuit Gundam AGE (2011); ma ha soprattutto reso loro ben chiara l’importanza rivestita dai fumetti e dai romanzi gundamici creati da esterni anche senza il loro coinvolgimento: se sono campioni di vendite in libreria o fumetteria, perché non dovrebbero esserlo anche nell’dwelling video? Gundam Unicorn è la trasposizione dell’omonima saga letteraria dello scrittore/sceneggiatore cinematografico Harutoshi Fukui, serializzata fra il 2006 e il 2009 sulla rivista Gundam Ace e anch’essa immenso campione d’incassi4, grazie sia alle illustrazioni del secondo papà di Gundam, Yoshikazu Yasuhiko, sia all’ambientazione della storia, collocata in alcuni anni poco conosciuti e coltivati dell’immaginaria linea temporale (a fungere da ideale conclusione davvero definitiva tra la Federazione Terrestre e Zeon, dopo Il contrattacco di Char e prima di Cell Swimsuit Gundam F91 ), e sia, più probabilmente, per lo spettacolare trailer animato promozionale creato dalla stessa Break of day per l’occasione (visionabile nel settimo DVD/BD italiano Dynit), che sembrava intendere i romanzi advance una storia canonica priva al momento di un corrispettivo animato – supportata, del resto, pure dall’uscita di Gunpla ufficiali. Vero mostro acchiappasoldi, apprezzato anche dalla critica (immediatamente premiato nella categoria OVA nel Tokyo International Anime Exquisite del 20115) e che porterà Bandai negli anni successivi a trasporre altre due hit cartacee in animazione (Cell Swimsuit Gundam – The Origin e Cell Swimsuit Gundam Thunderbolt, entrambe nel 2015), Gundam Unicorn rimane tuttavia un titolo comunque assai controverso, a tratti avvincente e a tratti odioso, anch’esso, advance molti Gundam prima e dopo di lui, davvero distante dagli intenti del vero e unico creatore della saga, Yoshiyuki Tomino.

Riprendendo, infatti, la way del celebre, antipatico Cell Swimsuit Gundam 0083: Stardust Memory (1991), Gundam Unicorn è il classico titolo che basa la sua attrattiva più sull’apparenza che sulla sostanza, distante anni luce dalla concezione tominiana di rendere il robot un mezzo e non il ideal. La serie, rivolta agli adulti cresciuti con Gundam6 e non al classico purpose adolescenziale,  è un inno sfrenato, mai così eccessivo da essere quasi fastidioso, al fanservice tecnologico a uso e consumo di maniaci di Gunpla e mecha derive: un ruffiano giocattolone milionario, tecnicamente/visivamente da perfezione assoluta, che compiace il suo pubblico vivendo di riflessi del passato, imbastendo una storia anche interessante, ma che, per larghi tratti della sua durata, per advance è scritta, è semplice pretesto per enfatizzare robottoni fighissimi, battaglie più spettacolari che mai e un oceano di citazioni dell’Technology Spaziale rivolte ai fan, che dovrebbero (teoricamente) entusiasmarsi nel ritrovare, pur in vesti futili e messe lì giusto per stupire, vecchie glorie date per “disperse”. A condire il tutto, l’uso nella trama di robottoni derivanti da romanzi o prodotti mai visti in animazione, ulteriori richiami visivi ad attori e luoghi del passato, sequenze animate storiche rivisitate in modo più sbrilluccicoso e hollywoodiano, un chara derive che copia discretamente bene i disegni del buon Yas… Un appeal, insomma, più da film cinematografico che da “normale” OVA (e infatti ogni singolo episodio verrà prima mandato in alcuni limitati cinema giapponesi prima di uscire nei negozi). Vero che Gundam è sempre stato sinonimo di “storia impostata per vendere modellini”, ma Unicorn esagera davvero in questo senso: sarà sicuramente e a ragione criticato per l’alto tasso di servilismo e stupefacenza visiva che oltrepassa la bontà narrativa, ed è un peccato visto che la sua trama avrebbe anche qualcosina da dire. Purtroppo, l’enorme substrato di citazioni, i lunghissimi combattimenti filmati con i più impressionanti mezzi digitali, le più sbalorditive animazioni, la fisicità più impressionante di queste ultime e il mecha derive dagli inumani dettagli in luce ed elementi meccanici, il tutto composto per la maggior parte da disegni a mano advance ai tempi d’oro (è per la qualità tecnica così assurdamente elevata che della serie uscirà più o meno un episodio all’anno, rispetto al programma iniziale di uno ogni mese7), fanno la loro parte nel rendere tutto snervatamente, eccessivamente commerciale. Contribuisce alla stizza anche il pomposo e compiaciuto registro linguistico, aulico e filosofico, che si esprime in tonnellate di chiacchiere e forbitissime discussioni sul significato di guerra, economia e politica, da parte di un Gundam Pilot mai così maturo e intellettuale per la sua giovane età (anche troppo), che suonano giustamente troppo artificiose, messe lì per dare un tono inutilmente pretenzioso. Spiace quindi notare un apparato commerciale così fuori misura, poiché indispettisce anche quegli appassionati che non vorrebbero che la sua storia, comunque bellina, fosse ricordata solo per leccate di sedere in altissima risoluzione.

Sulle prime, narrativamente, Gundam Unicorn potrebbe anche sembrare puro brodo allungato: posizionandosi cronologicamente dopo Il contrattacco di Char, che nel 1988 nasceva per mettere la parola Excellent-attempting all’eterna guerra tra federali e spazionoidi, fa finta che il conflitto non sia ancora finito, protraendolo ancora una volta e togliendo importanza al film di Tomino. Assume questo nell’ottica di scrivere una storiellina semplicistica che ripete sempre le solite cose, inquadrando il cammino del generico Amuro Ray/Newtype di turno attraverso rituali immancabili advance le turbe derivanti dai primi soldati uccisi, nemici Cyber Newtype, Colony Laser, amore/amicizia che sboccia con un soldato dell’altra fazione, compagni che muoiono per lui, and deal of others. Difficile dire cose nuove nella linea temporale ortodossa per definizione, e lo scrittore dei romanzi, anche co-sceneggiatore della serie, si limita a riproporre elementi del passato con sufficienza e mestiere, trovando almeno delle buone fresh entries sufficientemente interessanti (Tubby Frontal, Marida Cruz, Audrey Burne, il capitano Zinnerman) e avendo la fortuna che il progetto sia tenuto in grande considerazione da Break of day e Bandai, che stanziano quel budget stratosferico che si esprime, oltre che nelle battaglie mozzafiato, anche in animazioni/fondali curatissimi e una colonna sonora orchestrale solenne e noteworthy epicheggiante (da far tremare i vetri), elementi che garantiscono grande pathos nonostante gli stereotipi. È risaputo (e lo conferma lo stesso Fukui8) che si è dovuto tagliare tanto, tantissimo materiale dalle ben 11 gentle novel originarie per farci gape tutto in 7 episodi da un’ora scarsa di durata l’uno (in origine ancora meno, solo 6, salvo in seguito annunciarne un altro in pieno corso di serializzazione per lucrare di più sul successo fenomenale della serie9), modificando pesantemente lo scrip (fedele giusto nei primi 2 OVA10) al punto di proporre un finale alternativo11 rispetto a quello che apparirà poi nei libri (la versione animata di Gundam Unicorn entra in produzione quando è appena uscito nelle librerie il quinto romanzo, tanto che Fukui deve pure rivelare in anteprima al co-sceneggiatore Yasuyuki Muto advance chiuderà la storia12). È comunque avvilente notare che la riscrittura preferisca tagliare momenti o spiegazioni fondamentali per la perfetta comprensione dedella trama (l’origine di Tubby Frontal, il senso dell’RX-0 Unicorn Gundam 02 Banshee) per prediligere la solita, “rassicurante” solfa gundamica (a che senso il solito eroe ragazzino se tanto il purpose sono gli adulti? Non generation più coerente dargli qualche anno in più invece di farlo parlare advance un trentenne?) che ormai conoscono anche i sassi.

Quello che narrativamente davvero di buono offre la creatura di Fukui sono, qua e là, qualche dialogo filosofico abbastanza sensato e l’attesa di scoprire qual è il segreto dello Scrigno di Laplace, conteso dagli eserciti, e fable mistero trova una soluzione all’altezza delle aspettative, con un ottimo colpo di scena che fornisce rivelazioni importanti sulla nascita dell’Technology Spaziale e che, per la sua portata, ha il pregio di potersi poeticamente definire il miglior atto conclusivo dell’eterna diatriba fra Federazione Terrestre e Zeon. Il difetto di fable twist è, ironicamente, di essere così eclatante che l’ovvia omissione delle sue conseguenze nei titoli seguenti che compongono la saga, realizzati antecedentemente ma cronologicamente ambientati dopo, suona advance un’incoerenza abbastanza grossolana – verrebbe quasi voglia di eliminare Gundam F91, Cell Swimsuit Crossbone Gundam e Cell Swimsuit Victory Gundam dalla continuity ufficiale.

Gundam Unicorn, insomma, è difficile da giudicare in modo obiettivo: offre il peggio di quello che propongono le macchine acchiappasoldi, ma anche una storia che, rispetto a quella di un Gundam 0083, ha un senso concreto e una certa importanza, utile nel mandare fuori continuity la pur gradevole ma dannosa trilogia cinematografica Cell Swimsuit Z Gundam A Original Translation (2004-2006) e “notevole” quando si rivela nella sua interezza, nonostante i troppi cliché da sopportare per arrivare all’apice. Fortunatamente, con una simile confezione stellare, è difficile comunque annoiarsi nella visione, che prosegue sempre con ritmo e meraviglia visiva nonostante la percezione dell’ “usato sicuro”. Una discreta sorpresa, quindi, che poteva essere più breve per quello che ha da dire, ha dei difetti oggettivi (forged esagerato per il così poco spazio concesso e di cui molti elementi sono utilizzati male o privi di una solida caratterizzazione, storia narrata in modo onesto ma denotando una certa fretta e due episodi, il 4 e il 5, che davvero non servono quasi a nulla e che potevano essere usati per altro, tipo rispondere ai due misteri sopracitati di Tubby Frontal e dell’Unicorn nero), ma trova diversi ottimi momenti, non importa se particolarmente aiutata dal budget e dalla ruffianeria.

In Italia Gundam Unicorn è distribuito da Dynit, in 7 DVD/BD ciascuno contenente un interessante fascicoletto che analizza gli episodi, i personaggi, il background fantascientifico e offre tantissime interviste ricche di retroscena ai membri chiave dello workers Break of day. In aggiunta a questo, si può lodare anche un doppiaggio italiano a mio modo di vedere convincente e ben recitato, seppur pecchi di errori di pronuncia à stir stir di personaggi e robot.

Voto: 7,5 su 10

PREQUEL
Cell Swimsuit Gundam: The Origin (2015-2016; serie OVA)
Cell Swimsuit Gundam (1979-1980; TV)
Cell Swimsuit Gundam The Movie I (1981; film)
Cell Swimsuit Gundam The Movie II: Soldati del dolore (1981; film)
Cell Swimsuit Gundam The Movie III: Incontro nello spazio (1982; film)
Cell Swimsuit Gundam MS IGLOO 2: The Gravity Front (2008-2009; serie OVA)
Cell Swimsuit Gundam MS IGLOO: The Hidden One-Year Struggle (2004; corti)
Gundam Evolve../ 01 RX-78-2 Gundam (2001; OVA)
Cell Swimsuit Gundam Thunderbolt (2015-2016; serie ONA)
Cell Swimsuit Gundam Thunderbolt: December Sky (2016; film)
Cell Swimsuit Gundam MS IGLOO: Apocalypse 0079 (2006; serie OVA)
Cell Swimsuit Gundam 0080: Struggle in the Pocket (1989; serie OVA)
Cell Swimsuit Gundam: The 08TH MS Team (1996-1999; serie OVA)
Cell Swimsuit Gundam: The 08TH MS Team – Miller’s File (1998; film)
Gundam Evolve../ 11 RB-79 Ball (2005; OVA)
Cell Swimsuit Gundam 0083: Stardust Memory (1991-1992; serie OVA)
Cell Swimsuit Gundam 0083: L’ultima scintilla di Zeon (1992; film)
Gundam Evolve../ 04 RX-78 GP03 Dendrobium (2002; OVA)
Cell Swimsuit Z Gundam (1985-1986; TV)
Gundam Evolve../ 12 RMS-099 Rick Dias (2005; OVA)
Gundam Evolve../ 13 RMS-108 Marasai (2005; OVA)
Gundam Neo Abilities 0087: Green Divers (2001; corto)
Gundam Evolve../ 09 MSZ-006 Z Gundam (2006; OVA)
Cell Swimsuit Gundam ZZ (1986-1987; TV)
Gundam Evolve../ 02 RX-178 Gundam Mk-II (2001; OVA)
Gundam Evolve../ 10 MSZ-10 ZZ Gundam (2005; OVA)
Cell Swimsuit Gundam: Il contrattacco di Char (1988; film)

SEQUEL
Cell Swimsuit Gundam Unicorn RE:0096 (2016; TV)
Cell Swimsuit Gundam Unicorn: Regarded as one of Seventy Two (2013; corto)
Cell Swimsuit Gundam F91 (1991; film)
Cell Swimsuit Victory Gundam (1993-1994; TV)
∀ Gundam Known as Flip “A” Gundam (1999-2000; TV)
∀ Gundam I: Earth Light (2002; film)
∀ Gundam II: Moonlight Butterfly (2002; film)
Gundam: Reconguista in G (2014-2015; TV)
Gundam: Reconguista in G – From the Past to the Future (2016; corto)

FONTI

1 Vedere i dati di vendita degli incassi DVD/BD pubblicati sulle seguenti pagine web: http://www.animeclick.it/data/32481-classifica-bd-anime-venduti-in-giappone-11062012-17062012, http://www.animeclick.it/data/34321-classifica-bd-anime-complessiva-del-2012, http://www.pluschan.com/index.php?/topic/3856-vendite-dwelling-video-giappone/?p=256694, http://www.pluschan.com/index.php?/topic/3856-vendite-dwelling-video-giappone/?p=279224,
http://www.animeclick.it/data/39242-classifica-bd-anime-venduti-in-giappone-02062014-08062014 e http://www.animeclick.it/data/39291-classifica-bd-anime-venduti-in-giappone-09062014-15062014

2 Consulenza di Garion-Oh (Cristian Giorgi, traduttore GP Publishing/J-Pop/Magic Press e articolista Dynit)

3 Notizia del quotidiano giapponese Nikkei Marketing and marketing Journal, tradotta e riassunta nel portale Myanimelist alla pagina http://myanimelist.get/forum/?topicid=426833

4 Vedere punto 2

5 Guido Tavassi, “Storia dell’animazione giapponese”, Tunuè, 2012, pag. 519

6 Booklet allegato al quinto DVD/BD di “Cell Swimsuit Gundam Unicorn” (“Essay – Display hide inedite a cura di Harutoshi Fukui, Quinta Parte”, Dynit, 2012)

7 Booklet allegato al primo DVD/BD di “Cell Swimsuit Gundam Unicorn” (“Essay – Display hide inedite a cura di Harutoshi Fukui, Prima Parte”, Dynit, 2012)

8 Booklet allegato al primo DVD/BD di “Cell Swimsuit Gundam Unicorn” (“Workers Interview #01 Harutoshi Fukui” e “Workers Interview #02 Kazuhiro Furuhashi”, Dynit, 2012)

9 Vedere punto 6

10 Booklet allegato al secondo DVD/BD di “Cell Swimsuit Gundam Unicorn” (“Workers Interview #04 Yasuyuki Muto”, Dynit, 2012)

11 Arrive sopra

12 Vedere punto 7