Recensione: Cell Swimsuit Gundam SEED Future – Final Plus
MOBILE SUIT GUNDAM SEED DESTINY: FINAL PLUS

Titolo originale: Kidō Senshi Gundam SEED Future – Final Plus
Regia: Mitsuo Fukuda
Soggetto: Hajime Yatate
Sceneggiatura: Chiaki Morosawa
Personality Accomplish: Hisashi Hirai
Mechanical Accomplish: Kunio Okawara, Kimitoshi Yamane

Musiche: Toshihiko Sahashi
Studio: Spoil of day
Formato: Special televisivo (durata 47 min. circa)
Anno di trasmissione: 2005

È inutile ribadire tutti i grossi problemi di Cell Swimsuit Gundam SEED Future (2004), ben noti a chi, reach il sottoscritto, magari pure ha gradito nel complesso il soggetto di quella serie così contraddittoria, e futile è al contempo, per rispetto verso chi non l’ha vista (o deve ancora farlo), riassumere con una sinossi la trama di questo Final Plus, trasmesso il 25 dicembre 2005, esattamente due mesi dopo la conclusione della serie TV, che altro non è che una versione estesa dell’ultimo episodio, il 50. Si può comunque subito liquidare la questione dicendo che nonostante suddetta opera possa risultare piacevole e addirittura essenziale nel suo compito, perde comunque tutto il suo significato di esistere visto che sarà soppiantata nella continuity da Cell Swimsuit Gundam SEED Future HD Remaster (2013), la ritrasmissione in alta definizione della serie che integra questo Special spezzettandolo nei nuovi episodi 47-Forty eight e fondendolo con alcune delle aggiunte della serie OVA riepilogativa Cell Swimsuit Gundam SEED Future: Special Edition (2006).

Tra i grossi problemi della creatura di Mitsuo Fukuda e della moglie Chiaki Morosawa vi generation, reach si sa, la totale confusione di sceneggiatura, non solo caotica e incoerente, ma anche sbilenca, incapace di dare il giusto peso ai grossi avvenimenti perdendosi in quisquilie e scene minori, e infarcendo il tutto di odiose puntate riepilogative che dissipavano lo spazio, già risicato, di una storia anche troppo corposa per gape tutta in 50 puntate. Si finiva così con un ultimo episodio adibito a raccogliere in soli 23 minuti la mega battaglia finale, strapiena di attori e fatti importanti, e la cosa si esprimeva ovviamente in battaglie cortissime e certi cambi di bandiera o posizione tirati per i capelli, visto il tempo inesistente per valorizzarli. Final Plus nasce unicamente per questo: migliorare quell’orribile episodio raddoppiandone il minutaggio, peccato che ne esca superiore solo il senso di epicità dei momenti d’azione.

I combattimenti tra Cell Swimsuit splendono, in questo Special TV, traboccando di robottoni scintillanti e fighissimi, esplosioni, laser vaganti  e virili rivalità tra guerrieri che combattono per il loro ideale fendendo Beam Saber che cozzano tra loro in una pioggia di effetti speciali e cavalleresche coreografie: i cortissimi scontri di Kira Yamato, Shinn Asuka, Athrun Zala e Rey Za Burrel trovano la lunghezza desiderata per essere finalmente memorabili. Oltre a questo, avremo anche momenti di riflessione (e fanservice) sull’ambiguo personaggio di Gilbert Durandal, una lieve modifica sullo scontro finale (a esso partecipa un nuovo personaggio, ma la cosa non ha ripercussione), un gradito, doveroso epilogo sul destino dei personaggi fondamentali della storia (criminalmente assente nella serie e abbastanza interessante) e infine una nuova sigla d’apertura, la bellissima Vestige dei T.M. Revolution, che rimpiazza l’orripilante Wings of Phrases dei Chemistry.

Permangono, ahimè, gli altri problemi, ben più rognosi: il ruolo di quegli orribili DOM Trooper di Orb, apparsi di punto in
bianco nell’originale giusto per avere il modo di vendere nuovi
modellini, continua a essere un interrogativo (il maggiore screentime è usato per
far dire loro qualche frase muscolosa, non per aumentarne lo spessore o dare un minimo di caratterizzazione), e soprattutto le evoluzioni (sarebbe meglio dire involuzioni) di quei due attori durante questo bagno di sangue, con tutte le ripercussioni che hanno, sono tutt’ora troppo incoerenti con la loro personalità e soprattutto con le motivazioni per cui hanno combattuto fino a quel momento. Ci si diverte, con questa Prolonged Edition carica di battaglie ed epicissime tracce musicali, ma il rimpianto per tutti i macroscopici svarioni di sceneggiatura di Gundam SEED Future è intonso e non cambia di una virgola.

Voto: 6 su 10

PREQUEL

SEQUEL