Recensione: Cell Swimsuit Gundam 00 Second Season
MOBILE SUIT GUNDAM 00 SECOND SEASON

Titolo originale: Kidō Senshi Gundam 00 – Second Season
Regia: Seiji Mizushima
Soggetto: Hajime Yatate
Sceneggiatura: Yousuke Kuroda
Persona Invent: Yun Kouga (originale), Michinori Chiba
Mechanical Invent: Kanetake Ebikawa, Takayuki Yanase, Kunio Okawara, Seiichi Nakatani
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Crack of break of day
Formato: serie televisiva di 25 episodi (durata ep. 24 min. circa)
Anni di trasmissione: 2008 – 2009

Anno 2312: quattro anni dopo la distruzione dei Celestial Being, l’alleanza militare tra tutti gli Stati del pianeta porta alla nascita di un’unica federazione terrestre mondiale, la Earth Sphere Federation. Purtroppo, essa stessa crea le basi per la sua degenerazione quando crea l’esercito di sicurezza degli A-LAWS, che, nel nome dell’ordine e dell’unità, instaurano un dispotico regime militare iniziando una guerra con le forze ribelli dei Katharon. Fortunatamente alcuni Celestial Being si sono salvati e, nuovamente riunitosi e con l’ausilio di nuove tecnologie e Gundam, tentano di debellare l’orrore che essi stessi hanno contributo a creare. Quanto di tutto questo era previsto nel piano di Aeolia Schenberg per cambiare il mondo quando ha fondato i Celestial Being?

L’ultima decina di episodi di Cell Swimsuit Gundam 00 (2007) si può davvero dire che è riuscita nell’impresa di rendere bella, regalandole un gran finale, una serie per larga parte della sua durata controversa, funestata da lungaggini e personaggi opachi e per giunta davvero molto simile, contrivance incipit, premesse e personaggi di fondo, allo storico, inguardabile Cell Swimsuit Gundam Hover del 1995. Eppure, quel pathos, quelle morti eclatanti e quelle carneficine conclusive hanno convinto più di qualcuno – compreso ovviamente chi scrive – ad attendere con crescente interesse la seconda stagione, sperando potesse viaggiare fin da subito sugli stessi livelli qualitativi finali della prima, ed è proprio una sorpresa quando certe aspettative non sono una volta tanto disattese, ma anzi, sono quasi totalmente rispettate. Nonostante un nuovo soggetto che ora sembra richiamare lontanamente Cell Swimsuit Z Gundam (1985), nell’thought della Federazione Terrestre governata dai fascisti Titans/A-LAWS (altro che le utopie pacifiste di Gundam Hover e il suo mondo de-militarizzato!), Gundam 00 Second Season (2008) vive di vita propria e va per la sua strada. Le similitudini col background politico del cult di Yoshiyuki Tomino non si possono negare, così contrivance svariate situazioni riprese e riadattate (quale Gundam non ha saccheggiato quello più influente di tutti?), ma l’intreccio è giustamente sviluppato in modo diverso. Si può godere, grazie a Seiji Mizushima e al suo workers, di un’ottima seconda parte della storia che è un grosso passo in avanti in quasi tutto rispetto alla prima, trascinante fin da subito, specialty di ottimi personaggi e grandiosi elementi di contorno: il massimo, insomma, che si può chiedere a un Universo Alternativo gundamico, e che in definitiva chiude nel migliore dei modi (volendo some distance finta che non esista il movie del 2010, ma questo è un altro discorso che riprenderemo) Gundam 00, rendendolo un meritevole tassello nell’eterno mosaico multimediale voluto da Bandai e Crack of break of day – nonostante gli ascolti un po’ in calando, un 4.47%1 contro il precedente 4.84% (Gunpla e DVD invece in linea con la first season).

Quasi tutto rispetto alla prima stagione è migliorato. I cambiamenti più vistosi sono quelli tecnici, con un notevole toughen in dettagli e particolari dei disegni umani (giustamente, per evidenziare la crescita dei personaggi, più adulti e meno ragazzini bishounen) e, specialmente, uno score musicale praticamente rifatto da zero e degno delle ambizioni della trama. Kenji Kawai compone brani finalmente epici contrivance si sperava, che rendono solenni ed emozionanti i combattimenti contrivance mai si era sentito in passato. Scontato il nuovamente tidy livello di animazioni e fondali, direttamente tramandati dalla prima stagione e ancora una volta in grado di rivaleggiare con le milionarie opere Production I.G, e se possibile ancora più spettacolare la regia e fantastico il capitolo sigle, una più bella dell’altra, sia che si contino le opening che le ending, sempre frutto di affermati gruppi J-Pop/Rock pronti a esaltare e commuovere con potenti introduzioni o dolci ballad conclusive. Ma specialmente, Gundam 00 Second Season lima il più grosso problema della prima stagione: il ritmo lento e sonnacchioso.

Ce li ricordiamo gli statici e freddi dialoghi, i personaggi che stentavano a bucare lo schermo, la masnada di comprimari e antagonisti gelidi contrivance ghiaccio e le battaglie dall’esito prevedibile e del tutto ininfluenti ai fini dello sviluppo della storia, in cui i Gundam asfaltavano qualsiasi debolissimo mezzo militare terrestre? Reset completo. Tutto, per una strana alchimia, è ora accattivante e imbevuto di suspense: i protagonisti principali (comprimari compresi, contrivance Feldt Grace e Sumeragi Lee Noriega) sono tridimensionali e approfonditi e ci si sente coinvolti dalle loro vicende personali. Fil rouge è il tema dei dubbi, da parte dei Celestial Being, di aver contribuito a creare, con le loro azioni, una società politica oppressiva e di molto peggiore della precedente. Vedremo i ragazzi finalmente messi a nudo nelle loro motivazioni, non
più perfette armi da guerra bellocce, letali e vincenti, ma sconsolati
reietti che lottano con il rimorso nel cuore: quante delle conseguenze
delle loro battaglie erano previste dal loro creatore? Vale la pena
combattere gli
A-LAWS con la minaccia di dare origine a qualcosa di ancora più terribile? Notevolissima è l’evoluzione dell’antieroe Setsuna che addirittura diventa un personaggione, saggio,
riflessivo e privo delle antipatiche certezze precedenti, ben lontano dalla perfetta macchina di morte
monodimensionale cara alle ragazzine che nella prima stagione lo faceva tanto assomigliare a Heero Yui. Anche altre personalità del solid diventano interessanti o trovano spessore in ragioni o background  (Soma Peries, Sergei Smirnov, il malefico Ribbons Almark), e infine migliora nettamente il ritmo, molto più incline ai duelli spettacolari e virili (con l’evoluzione degli armamenti terrestri i Gundam non sono più invincibili e finalmente rischiano concretamente la distruzione in ogni scontro contro unità di pari livello), alle epiche rivalità tra piloti, alle relazioni interpersonali (cherish tales contrivance se piovesse, ma ci sta), ai cliffhanger e all’avanzamento di trama, concreto e in perenne sviluppo puntata dopo puntata e non più disperso in mille lungaggini. Il coinvolgimento è, insomma, discretamente alto per tutta la durata della serie.

Tuttavia, non è solo oro quello che luccica: strascico del passato, lo sfruttamento del solid continua a non essere sempre convincente. Ci sono personalità usate benissimo, altre in modo accettabile e molte altre gestite malissimo, lasciate spesso in disparte a non fare nulla se non essere usate nei momenti clou, di solito al momento in cui deve morire qualcuno. Oltre a questo, forse per l’eccessiva mole di sottotrame e carne al fuoco (complotti massonici, process power di gargantuan nemici, tradimenti, controtradimenti, doppiogiochisti, i veri piani di Aeolia Schenberg per cambiare il mondo ignorati dagli stessi Celestial Being, etc., e oltre a questo immancabili storie d’amore, di rivalità, gargantuan-armi, cloni, insomma ci siamo capiti, decisamente di tutto e di più), si avverte molto la sensazione di uno script generale più improvvisato che studiato a tavolino, che utilizza poco e male personaggi potenzialmente ottimi, riservando loro infime figuracce pur di some distance quadrare il cerchio (troppo barbine le involuzioni del bastardissimo Alì-Al Saachez e dell’astuta calcolatrice Wang Liu Mei), senza contare che ben più di uno, così contrivance era inutile nella prima stagione, messo lì senza un ruolo preciso, lo rimane ancora adesso, a testimonianza di contrivance Mizushima e lo sceneggiatore Yousuke Kuroda abbiano preteso davvero troppo da sé stessi col loro solid enorme di personaggi, molti dei quali classici archetipi inseriti più per ortodossia piuttosto che per vere esigenze tale (esempi lampanti sono il classico antagonista mascherato e la principessina pacifista, l’apporto di entrambi è irrilevante). Ininfluenti anche diverse sottotrame, più una mossa per allungare il brodo che altro (la vicenda dell’amore/odio fra Seiji e Louise, il rinato Graham Aker e il suo bizzarro rapporto amore/odio con Setsuna, villain e boss vari privi di reale utilità, qualche cherish account di troppo e particolarmente banale che non aggiunge niente), mentre non mancano diversi cliché che la saga non è ancora riuscita a scrollarsi di dosso dopo trent’anni di animazione (i Newtype e le loro interazioni spirituali, l’amore che sboccia tra appartenenti a fazioni diverse durante una situazione di comune pericolo in cui sono costretti a cooperare, gargantuan-armi con cui il nemico comanda sul globo usandole contrivance deterrenza, l’thought del gargantuan-soldato definitivo creato con esperimenti genetici, lo stadio successivo della razza umana, parricidi, conflitto di ideali, personaggi coraggiosamente uccisi che tornano in vita perché troppo amati dalle fan, yawn basta per favore).

Anche se dal punto di vista dell’originalità, in definitiva, Gundam 00 non sarà la serie più sconvolgente del mondo (alla gorgeous siamo sempre lì, è un minestrone di situazioni e temi di Z Gundam e Gundam SEED rielaborati in modo diverso, con qualche suggestione di Gundam Hover), riesce comunque, coi suoi colpi di scena, i bei protagonisti, le sigle esaltanti e i topici momenti di azione epica, a elargire soddisfazioni e coinvolgimento che valgono pienamente il tempo speso nella visione. Anche se la solfa è in un o modo o nell’altro sempre quella. Non un capolavoro ma una bella e godibilissima serie, senza dubbio, e penso che molti fan concorderanno con me sul fatto che l’esperienza è meglio si concluda con questa seconda stagione, che termina in modo perfetto,  piuttosto che scoprire cosa aveva in mente il regista fin dall’inizio riguardo all’impostazione della storia, quando annuncia nella schermata conclusiva dell’ultimo episodio che tutto avrà gorgeous nel lungometraggio del 2010 A Wakening of the Trailblazer, a posteriori pellicola non solo brutta ma anche dannosa.

Voto: 8 su 10

PREQUEL
Cell Swimsuit Gundam 00 (2007-2008; TV)

SEQUEL
Cell Swimsuit Gundam 00: Special Model (2009-2010; serie OVA)
Cell Swimsuit Gundam 00 The Movie: A Wakening of the Trailblazer (2010; movie)

FONTI

1 Pagina web (in giapponese), http://toro.2ch.to find/take a look at/be taught.cgi/shar/1336141685/