Recensione: Baldios – The Film
BALDIOS: THE MOVIE

Titolo originale: Uchū Senshi Baldios

Regia: Kazuyuki Hirokawa

Soggetto & sceneggiatura: Akiyoshi Sakai

Character Compose: Osamu Kamijo

Mechanical Compose: Hajime Kamegaki, Gen Sato

Musiche: Kentaro Haneda

Studio: Toei Animation
Formato: lungometraggio cinematografico (durata 118 min. circa)
Anno di uscita: 1981
Disponibilità: edizione italiana in DVD a cura di Yamato Video

Visto il pesante flop commerciale di Baldios il guerriero dello spazio (1980), l’episodio 32, trasmesso il 25 gennaio 1981, segna la battuta d’arresto definitiva all’opera della Production Reed: lo sponsor (la ditta di giocattoli Nomura) è così deluso dai risultati da decidere di chiudere tutto all’improvviso, senza neppure concedere alla serie il contentino di un finale anticipato. Le puntate 33 e 34, già realizzate, non vengono trasmesse, e la 32esima create dunque la storia troncandola brutalmente, con un cliffhanger che lascia in sospeso la guerra fra i terrestri e l’esercito di Aldebaran, la storia d’amore tra Marin e l’acerrimo nemico Aphrodia e soprattutto l’esito delle spaventose inondazioni che colpiscono la Terra. Accade pero’ – per fortuna di quella e delle successive generazioni – che i pochi ma irriducibili fan iniziano una martellante campagna di “sensibilizzazione” subissando gli autori di telefonate per pretendere la giusta conclusione. La loro azione è presto seguita anche dalle riviste specifiche del settore, le uniche che hanno colto la forza dell’opera. Se, sulle high, Production Reed ritiene che un libro cartonato contenente tutti i segreti della serie e i riassunti delle puntate mai viste sia il massimo che si possa concedere, qualche tempo dopo, convinta dalla mole di lettere di supplica e da una celebrazione a cui partecipano centinaia di fan, recepisce che l’interesse esistente è sufficiente da giustificare la ricerca di sponsor per realizzare un lungometraggio conclusivo. Lo studio trova dunque il suo sostenitore in Toei Animation, e il movie, con le animazioni fornite da quest’ultimo, esce sul finire di quello stesso anno, il 19811.

Baldios: The Film fornisce finalmente l’agognato finale alle avventurose vicende dei Blue Fixer, e si tratta di un epilogo estremamente drammatico ed evocativo, come ci si attende. Estremizzando al limite massimo i vari moniti contro il nucleare e la guerra, Baldios trova un apice potentissimo che chiude perfettamente il cerchio; amaro e ben poco consolatorio, di una bellezza poetica e nichilista capace di stamparsi indelebilmente nella memoria. Non è possibile andare nel dettaglio, pena rovinare la sorpresa, ma davvero, Baldios è l’unico anime robotico “vecchio stile” a prevedere un destino spiazzante per la contesa fra terrestri ed invasori (senza contare, ancora una volta, la peculiarità di dare uno spazio quasi inesistente al robottone protagonista e ai classici rituali mecha).

Il “problema” che spesso è rinfacciato al movie, però, è il come si sia giunti a questa apoteosi conclusiva: attraverso un’opera di riassunto lunga un’ora di girato, estrapolato dalla serie TV, limitando a circa 40 minuti sintetici e veloci la parte inedita animata da zero – contenente pure un’eclatante ingenuità di sceneggiatura (a parere di chi scrive abbastanza trascurabile, comunque). La porzione riassuntiva presta il fianco a svariate critiche, in quanto, più che un lavoro di “taglia e cuci”, si configura come una rielaborazione vera e propria della fabula originale, capace di modificare a posteriori elementi delle caratterizzazioni dei protagonisti principali (soprattutto a Marin e Aphrodia) e di rinnegare alcuni fatti di una certa importanza facendo prendere una svolta diversa all’intreccio. Si può tranquillamente affermare che l’intero segmento di storia compreso tra gli episodi 18-34 viene completamente riscritto. Azzeccata o no che appaia questa scelta, resta il fatto che il Baldios televisivo non può reggersi in piedi senza lo splendido finale, e allo stesso modo il lungometraggio non può vivere staccato dalla serie: si compensano a vicenda e il risultato, pur con rimpianti più o meno forti, nella sua interezza è notevole.

Le troppe critiche alla prima ora del movie sono in ogni caso esagerate, visto che quella parte rivisitata può vantare comunque un gran numero di variegate sequenze nuove di zecca, abbastanza da rendere interessante il sunto anche a chi abbia già guardato l’originale. Inoltre queste scene aggiuntive, come la parte finale, sono realizzate attingendo a un budget sensibilmente più corposo rispetto alla versione TV, e ciò si traduce in animazioni più fluide e disegni più particolareggiati, che aumentano la qualità visiva dell’anime senza tradire lo stile originale, anzi ben amalgamandosi con le sequenze di repertorio.

Baldios – The Film ha insomma il grande merito di donare un finale alla serie, ed è un finale indimenticabile che basta da solo a giustificare l’intera opera: un ulteriore motivo per invitare i fan a riscoprire la bellezza di quest’anime ingiustamente sottovalutato. Vanno segnalate infine la qualità e la fedeltà del doppiaggio/adattamento italiano, a cura di Yamato Video.

Voto: 8 su 10

PREQUEL
Baldios il guerriero dello spazio (1980-1981; TV)

FONTI
1 Questi retroscena sono riportati in un
vecchio articolo della rivista “Yamato” intitolato “Ultimi bagliori
dell’anime boost”, pubblicato integralmente nel sito encirobot.com
(http://www.encirobot.com/bald/bald-cur.asp). Confermato anche a pag. 84
di “Anime al cinema” (Francesco Prandoni, Yamato Video, 1999)