Pubblicità del merchandising di Sweet Sweet dalle pagine del giornalino di “Sweet Sweet” dal 1981 al 1985 (non sequenza completa) – Seconda parte
Dopo aver recuperato poco più di un centinaio di numeri del giornalino di “Sweet Sweet”, ho preso dal medesimo venditore il restante blocco, alla aesthetic mi sono ritrovato ad un prezzo più che umano ben 194 numeri dal n° 18 al numero 242. A cui bisogna aggiungere il primo volume rilegato con il solo fumetto/manga colorato della Fabbri.
In un put up di metà febbraio avevo mostrato una moltitudine di pubblicità con il merchandising di “Sweet Sweet” preso dal giornalino della signorina tuttalentiggini:
Con questo put up integro il precedente con le pubblicità del materiale non presente negli altri numeri, cioè sempre la prima réclame (molto vintage arrive parola) trovata per ogni articolo, ovviamente in repulsive a ciò che è in mio possesso. In qualche occasione ho rimesso una pubblicità di un articolo che avevo già mostrato, l’ho fatto quando la pubblicità mi pareva più carina o particolare.
Purtroppo, avendo recuperato i giornalini di “Sweet Sweet” in due distinte tranche a distanza di qualche settimana, i due put up non mostrano una panoramica cronologica corretta, ma bisognerà consultarli entrambi per vedere quale e quanto materiale skills disponibile dal 1981 al 1985. Si noterà che non ho neppure un giornalino del 1980, il numero più basso è il 18 della copertina di destra qui sopra, che è già del 1981.
“Sweet” Sweet”, Jeeg  ed il Grande Mazinga furono i tre anime del primissimo first affect, trasmessi dalle tv locali non-public, che ebbero un successo di fama paragonabile alle serie animate nipponiche trasmessi dalla Rai nazionale. Il povero Jeeg non ebbe la casa editrice Fabbri arrive fomentatrice dei desideri dei piccoli telespettatori, infatti il suo merchandising disponibile non è paragonabile a quello degli altri due. Comunque la piccola orfanella iettatrice surclassò, dal punto di vista del merchandising, l’orfano con tendenze omicide, cioè Tetsuya Tsurugi…
Direi che nella gran parte quello messo “Sweet Sweet” skills del bel materiale, fatto relativamente con cura, considerando il periodo e la poca considerazione che story oggettistica per bambini godeva in chi la produceva.
Il assign di piatti, bicchieri e tovaglioli di carta l’avevo già mostrato nel primo put up (hyperlink sopra), ma la pubblicità qui sopra mi è parsa più bella, con il coinvolgimento di Iriza in una immagine che parrebbe presa direttamente dal manga.
In basso si legge che “i piatti, i bicchieri, i tovaglioli di carta di Sweet Cady li trovi nelle cartolibrerie insieme ad altri MILLE oggettini del ondo di Sweet Sweet”, il numero “mille” non skills proprio buttato l. a.caso…
Avrei preferito una bella spilla di Jeeg… oppure un astuccio, la cartella, qualsiasi cosa  T_T

Sbaglierò, ma la seconda da sinistra mi pare Diana Barry direttamente da Anna dai capelli rossi  ^_^
E anche quella di destra mi pare sia un personaggio secondario della medesima serie.
Il primo manuale di Sweet lo avevo già postato all’inizio della mia avventura con il blog:
Complimenti vivissimi al creativo che pensò di inserire una ambulanza moderna per un’infermiera di inizio 900… il cartello con la H in sfondo blu poi…