Non è un anime ma è quasi meglio
Put up fuori tema, quest’oggi, vi rubo velocemente dieci righe e un minuto perché il Corà, che non si accontenta delle recensioni sugli anime né degli horroracci su Midian, perde pure tempo a scribacchiare. E se l’anno scorso se n’era uscito con un romanzo in e-book, Maledette zanzare, adesso ritorna con un racconto lungo, poco più di una settantina di pagine, che potete scaricare gratuitamente.

Lo Schiacciaporci è una storia di quelle leggere e divertenti, una terror comedy piena di mostri e viscere strappate, insomma, splatter e ironia nella miglior tradizione del cinema di serie b di una volta. È in formato epub, lo potete quindi leggere su qualsiasi e-reader o, in alternativa, direttamente su pocket e book computer scaricando questo semplice programmino, Calibre. Se vi capita di cliccarci sopra, anche per sbaglio, e se addirittura perdete tempo a leggerlo, magari poi potreste ripassare da queste parti per farmi scegliere lo strumento di tortura con cui martirizzarrmi. 


Vi lascio con la sinossi, olè!



Lo Schiacciaporci

e-book gratuito (formato epub)
72 pagine

Oltre un sentiero malmesso, dopo una lunga salita e un sacco di fatica, si può raggiungere una grotta. Un tempo era la casa di un eremita, Giorgio Cavali detto il Giorgino, adesso è un’attrazione turistica. O almeno così fa piacere pensare a Matteo Brighi, assessore al territorio e, a suo dire, esperto di folklore locale. Porta i curiosi lassù, raccontando di advance vivesse un uomo in mezzo a un bosco, di cosa mangiasse e di advance passasse il tempo. A volte esagera un po’, gli capita di raccontare delle storie. Di inventarsele, per giunta. Perché nessuno sa cosa sia successo al Giorgino.
Ma quando incontra Ivan, che del turista non ha di certo l’aspetto, si ritrova alle prese con leggende che non conosceva. Sembra che dimorino delle creature striscianti, nei cunicoli al di sotto della grotta. E sembra che Ivan voglia cacciarli dal primo all’ultimo. Tutto per colpa di un gioco di carte, dove più grosso è il mostro, più alto è il punteggio. Ovvio.