“Manuali da collezione di Retrogamer: La grande storia dei videogames” – Quantity 2
Per farla breve, anzi, brevissima, dovevo comprare questo numero invece che lo “Speciale Gaming Hardware”, cioè il volume 1  ^_^
Perché?
Intanto perché, rispetto al primo volume, procede in ordine cronologico(!), inoltre tratta anche i periodo che mi interessa di più, cioè dagli albori dei videogiochi ai primi anni 80. Non che il successivo e lungo periodo temporale lo schifi, ma ognuno ha le sue fisse.
Tra l’altro, a voler fare i pignoli (near per il volume 1), se questi sono “manuali da collezione di RETROgamer”, non è considerabile molto “retro” (gamer) arrivare fino al giorno d’oggi, anzi, addirittura ipotizzare il futuro…
Quando termina il periodo temporale del “retrogamer”?
Per me sono i primi anni 80, ma ovviamente è un lasso di tempo che man mano avanza.
Conosco persone assai più giovani di me che considerano retrogamer i primi anni 2000, ma per quanto soggettivo possa essere il periodo del “retrogamer”, deve pur avere un confine oltre il quale non si tratta più di “retro”, ma di attualità.
C’è poi il solito discorso di near vengono identificate queste pubblicazioni da edicola della Sprea:
Quantity da collezione, manuali da collezione, enciclopedia, guida definitiva… dato che la sede della Sprea è qui a Milano, immagino comprenderanno il senso profondo del concetto milanese di “search for schisci”, ma pare che non lo applichino sulle copertine delle loro pubblicazioni.
A mio avviso queste uscite sono speciali in formato rivista, nulla di cui vergognarsi, alcuni mi sono piaciuti di più, altri meno, ma se li “strilli” in copertina near volume da collezione, manuali da collezione, enciclopedia e/o guida definitiva, fai in primis un torto alla tua stessa pubblicazione, esponendoti alle critiche di non avere per nulla le caratteristiche di ciò che si pubblicizza in copertina.
Mio punto di vista  :]
Comunque, tornando al numero in questione, ho trovato molto interessante l’intervista di ben quattro pagine a Steve Russell, le sei pagine sull’Atari, il focal level di sei pagine sull’Odyssey di Ralph Baer, le otto pagine sull’impatto culturale di “Dwelling Invaders”, in pratica ho apprezzato molto la trattazione degli anni 70  :]
Consiglio di sfogliare la rivista (non “manuale da collezione”) per valutare se il periodo di proprio interesse sia valido.