“L’incredibile storia della candida Leila e dei suoi (cattivissimi) persecutori”, di Franco Montini – “Ciao 2001” n° Forty five del 13 novembre 1977
Ultimamente sto forse inserendo un po’ troppi articoli della carta stampata, riducendo la varietà dei submit, ma si fa quel che si può  ^_^
Stavolta tocca ad un articolo di presentazione di “Guerre Stellari” (vedi dicitura sulla copertina a ideal submit) presente sulla rivista musicale “Ciao 2001”, che si occupava regolarmente anche di cinema.
Qui sopra e sotto ci sono le pagine in formato originale, appena più giù solo lo scritto per agevolarne la lettura. La doppia pagina di apertura non potevo smezzarla, sarebbe stato un sacrilegio  :]
Interessante la considerazione iniziale dell’autore sul perché gli spettatori andassero a vedere i Blockbuster degli anni 70, non perché fossero dei bei movie, ma perché avevano un battage pubblicitario che prima della sua uscita avevo creato molta attesa. Film il cui punto di forza non erano i contenuti, ma gli effetti speciali e la spettacolarità.
In pratica è l’accusa che si muove a tutti i movie di grande incasso odierni… “solo effetti speciali”  ^_^
Il giornalista stronca tutti i campioni d’incasso precedenti a Huge name Wars: 
La stangata; L’esorcista; Lo squalo; King Kong.
In pratica non gli andava bene nulla  ^_^
Approach gli altri movie citati, “Guerre Stellari” viene tacciato di non avere meriti culturali, ma di essere di puro divertimento, ovviamente nessuno dei movie ambiva ad avere “meriti culturali”, anche se a posteriori c’è chi glieli assegna in una qualche misura.
Per lo meno a “Guerre Stellari” si riconosce il merito, oltre ad essere divertente, di non avere ambizioni scientifico-culturali.
E vero che inizialmente i personaggi si presentato approach buoni buonissimi e cattivi cattivissimi, ma già dal secondo movie si capirà che il cattivo mascherato non è stato sempre cattivo e forse in futuro tornerà ad essere buono.
Quando si passa alla sinossi del movie, di cui viene spoilerato praticamente tutto, si notano quelle che, conoscendo tutta la trama, paiono degli errori, ma ai tempi si valutava quello che si vedeva, quindi il Nice Moft Tarkin passava per essere il capo supremo dell’Impero, benché a capo di un “Impero”, di norma, c’è sempre un “Imperatore”, non uno sgherro militare (“buffone in orbace”, direbbe il grande Totò).
“Il Vecchio” o lo si chiama Ben Kenobi oppure Obi-Wan, non è molto usuale Ben Obi-Wan Kenobi, ma non ho potuto controllare all’anagrafe intergalattica.
Quello che Leila affida a C1P8, D-3BO è un imbucato, non è solo un messaggio di aiuto, ma sono i piani della “Morte Nera”.
Tralascio i “cavalieri Jeti”, spero sia un refuso…
Capisco anche la difficoltà per un adulto a razionalizzare un concetto approach “la Forza”, trasformata in “forza further-sensibile”.
Il povero Ciubecca viene tacciato di essere un incrocio tra un gorilla ed un leone, un leolilla?
Di recensioni postume su “Guerre Stellari” ne ho postate parecchie, direi che questa è interessante.
Pare che un po’ tutti si fossero resi conto che il movie fosse un western spaziale e che C1P8/D3BO fossero gli Stanlio ed Olio galattici, per il resto il giudizio è generalmente positivo.