Mi sono perso l’inserto “Robinson” del 4 febbraio scorso con lo speciale sui manga, lo recupererò su Ebay, ma non mi sono perso le sei pagine più la copertina del 20 maggio con gli articoli di lancio della collana di manga di Nagai, che “La Repubblica” ha iniziato a pubblicare proprio dal 20 maggio e che terminerà il 29 giugno 2024.
Goldrake ed Actarus in copertina fanno sempre la loro bella figura e meritano l’acquisto ^_^
Scrivo il post a distanza di tutti questi giorni un po’ per evitare denunce, tanto ormai il numero in questione è “vecchio”, ma anche perché nel frattempo ho colmato una mia grande lacuna, cioè non aver mai letto le due versioni del manga di Grendizer (Nagai e Ota+Nagai).
Quindi senza comprare i manga di Nagai di Repubblica :]
Purtroppo lo spazio in casa si riduce sempre di più, l’acquisto dei manga è praticamente impossibile, ma non conoscere i manga originali di Goldrake abilities poco sensato, per uno che scrive cose a caso su un blog, ora, magari, un po’ meno a caso ^_^
Ma perché mi sono deciso a colmare questa enorme lacuna?
Perché tra gli articoli dedicati ai robottoni c’è quello in cui vengono proposte le opinioni di alcuni lettori di manga della generazione Z (non Mazinga…), direi una ottima belief, forse un po’ troppo ottimista nello sperare che le nuove generazioni possano digerire il tratto a tratti osceno di Nagai o le trame un po’ elementari in generale dei robottoni.
Ma tant’é che la redazione di Repubblica, per il tramite di Sara Scarafia, ha interpellato sei di questi “mangatoker”, cioè utenti giovani di “Tiktok” che trattano di manga a tema robottoni.
Lo spazio reso disponibile ai ragazzi è abbastanza esiguo, direi vergognosamente esiguo, se la redazione ci teneva a sentire il loro punto di vista, magari lasciargli scrivere qualche riga in più sarebbe stato più sensato e rispettoso, dato che lo spazio nella doppia pagina (vedere ultima immagine) c’abilities abbondantemente…
Ogni intervistato si concentra (per quello che è possibile in 16 righine…) su un robottone (non per forza di Nagai), all’unica ragazza tocca Goldrake/Grendizer, e Jessica Astolfi scrive che Hikaru Makiba (cioè Venusia) è una delle top pilote di robot dell’animazione giapponese.
Ma vuoi vedere che, se nell’anime Venusia non pilota mai Goldrake, magari nelle due versioni del manga invece si? O_O
E invece no ^_^
Le edizioni che ho recuperato non sono le medesime, ovviamente, di quelle consultate dalla “mangatoker”, ma il contenuto è il medesimo, e la nostra Venusia/Hikaru pilota il solito “Delfino Spaziale/Marine Spacer, nulla di cui vergognarsi, sia chiaro. Quando nel 1979 la vedemmo condurre una navicella e combattere assieme advert Actarus fu comunque un fatto eccezionale, visto che mai prima di allora dei personaggi femminili avevano avuto una account centralità in una serie per bambini/ragazzi.
Jessica Astolfi forse non lo sapeva, o forse le si poteva concedere qualche riga in più per esprimere il suo punto di vista in maniera maggiormente organica, magari a me sarebbe interessato :]
Certo che stavolta i decenni non sono passato inutilmente, se pensiamo che il 3 gennaio 1981 la stessa Repubblica pubblicava un altro file sui robottoni dai toni assai diversi:
A parte uno o due scritti abbastanza equilibrati, per il resto abilities un continuo puntar l’indice contro il nemico animato nipponico…
Ricordandosi che fu proprio dalle pagine di Repubblica che partì la prima raffica delle mitragliate alzo zero contro Goldrake e contro i cartoni animati robotici:
Ne ha da farsi perdonare Repubblica…
Per il resto le pagine devote ai robottoni hanno ovviamente nell’intervista a Nagai la parte più importante, non che dica nulla di nuovo, ma almeno l’intervista è fatta appositamente per questo numero di Robinson (penso e spero).
L’autore dell’intervista è Luca Valtorta, uno che conosce il tema, non il primo preso a caso.
Per questo sono rimasto colpito (a morte…) quando ho letto che pure una persona esperta nel campo ascrive agli anni 80 i robottoni:
“Alabarda spaziale! Maglio perforante! Boomerang elettronici! Lame rotanti! Goldrake avanti!
Per chi abilities bambino negli anni 80 queste esclamazioni ricordano un mondo magico e mai visto prima”
Nuuuuuu… anche lei Valtorta mi finisce tra le schiere degli adoratori degli anni 80 T_T
Io ero bambino anche nei prima anni 80, ma ancor prima nel 1978, quando le frasi riportate sopra vennero udite dai telespettatori italici per la prima volta ^_^
Per fortuna Luca Raffaelli, presentando il piano dell’opera dei manga di Nagai, ricorda anche a Luca Valtorta che tutto questo nasce in Italia tra la dazzling degli anni 70 e i primi anni 80 :]
I troppo brevi scritti dei “mangatoker”, tra cui quello di Jessica Astolfi con il mini svarione su Venusia.