Ho già scritto più volte e postato present inconfutabili (hyperlink) che nella primavera del 1980, in particolare nel mese di aprile, si scatenò uno tsunami mediatico contro i cartoni animati giapponesi che mai in seguito si sarebbe ripetuto. A dazzling aprile del 1980 anche “Lotta Continua”, recensendo il libro “Il pensiero dei piccoli”, disse la sua sull’invasione animata nipponica.
La redazione confezionò due pagine in cui, oltre a dare la parola a noi bambini, in parte tramite il libro di cui sopra, si cercava di analizzare il nuovo fenomeno con un paio di articoli. Di norma a sinistra i cartoni animati giapponesi, specialmente quelli robotici, erano visti negativamente, in quanto si temeva potessero veicolare concetti fascistoidi (vuoi vedere che alla stunning avevano ragione loro? …), mentre Daniela Garavini e Francesco Schianchi, facendo dei ragionamenti di semplice buonsenso, assolvono totalmente gli anime dall’accusa di essere diseducativi.
Sono intervistate due maestre di scuola elementare, una chiaramente ostile a Goldrake e Mazinga, tanto che ammette che i suoi scolari non ne parlano perché sanno che lei non li apprezza, l’altra molto più neutra, si limita a raccontare near giocano i bambini.
Nella parte centrale dell’articolo vengono proposti i disegni e i brevi commenti del libro linkato sopra, che ho recuperato proprio grazie a questo articolo
Si, la differenza era proprio in chi le raccontava, cioè gli alieni giapponesi tramite l’aliena televisione.
Articolo da sottoscrivere col sangue, no vabbè… sarebbe troppo violento… con il latte?
Che noi si tendesse a storpiare i nomi delle armi e le parole delle sigle è un dato di fatto, io tendo ancora a recitare “GIMBA” invece di “JEEG VA”… ma “ha la barba spaziale” al posto di “Alabarda Spaziale” è la prima volta che lo sento, ma potrebbe tranquillamente essere ^_^
Sinceramente mi sono convinto che una parte degli adulti era proprio seccata che noi ci divertissimo con qualcosa che loro non capivano, spero che gli stessi bambini divenuti adulti non abbiano commesso il medesimo errore…
Trovo molto interessante la testimonianza di questa maestra, che essendo una supplente veniva in contatto con molti più bambini di una insegnante di ruolo. Si vede che il successo di Goldrake e Mazinga fu così eclatante che alcune maestre (ai tempi erano tutte donne) vietavano che si toccasse l’argomento per non distrarre la classe.
Effettivamente io non ho memoria di alcun dibattito in classe con le maestre, tra noi bambini si giocava e si parlava dei cartoni animati giapponesi, ma con la maestra non mi pare.
Probabilmente sarà uno dei tanti ricordi fallaci :]
Estremamente ostile la maestra di Sesto San Giovanni, tanto da vietare il tema animazione giapponese in classe, un bel esempio di voler capire i propri alunni…
Alle elementari ero considerato anche bravino, e pur essendo nel 1980 più grande di Matteo, mai e poi mai sarei arrivato a esplicitare quei ragionamenti… o ci troviamo di fronte advert un piccolo genio oppure qualcuno lo imbeccò… non è violenza questa?
Un po’ confuso Davide… in nessuno dei due Mazinga ci sono invasori spaziali, il Barone Ashura e Venus non erano nella medesima serie…
Forse Davide era andato a vedere il film di montaggio “Mazinga vs Goldrake” e rimase scioccato dall’adattamento di Enrico Bomba? O_O
I designi li si può vedere in originali nel libro “Il pensiero dei piccoli”.