Inizio con questo splendido e mitico numero uno, la pubblicazione sul blog, della prima serie di 6 episodi di YRA fumetto trai più amati e considerati capolavoro, del maestro LEONE FROLLO. Su sceneggiature di RUBINO VENTURA, Yra viene pubblicata come serie breve in 12 episodi dal 1980 al 1981 grazie alla EDIFUMETTO/SQUALO di RENZO BARBIERI.
Sebbene la bellissima protagonista sia una vampira, la serie in realtà ha più attinenze con il mondo e le caratteristiche del delusion che non dell’apprehension vero e proprio (come altre sue colleghe tipo Zora o Sukia…).
Ambientata nel medioevo, dalle top pagine, una specie di gnomo dei boschi, ci racconta la “fiaba nera” di una povera, buona (e bona) ingenua e ancor vergine fanciulla che lavorando come guardiana dei porci, viene importunata da un gruppo di soldati di un ricco, crudele e vizioso feudatario.
Dopo alcune traversie dove, camuffata da ragazzo con la speranza di rimanere illibata, viene violentata nel lato b, da uno dei soldati con tendenze gay alla fine smascherata viene imprigionata nel castello del malvagio.
Il Signore del castello si approfitta di lei sverginandola e Yra per difendersi, lo acceca da un occhio e viene così rinchiusa nelle segrete del posto.
Qui conosce l’orrida strega lesbica Romilda che si invaghisce della bella figliola e per salvarla chiede al diavolo Satanasso di tramutarla in vampira…da qui partono le avventure di Yra e la sua implacabile e spietata vendetta che si abbatteranno sul Signore del Castello e sul suo bellissimo (ma più onesto) figlio Saul.
Il rapporto d’amore e odio tra Saul e Yra sarà al centro dei primi episodi della serie, innescando una spirale erotico e sadica a tinte sempre più piccanti e fosche.
Un fumetto che si concede nei suoi testi anche momenti di umorismo, tipici delle serie di Frollo, ma che rispetto ad altri lavori dell’artista veneziano, è forse quello più drammatico e morboso.
Molte le comparse e i personaggi di contorno che si avvicendano nei 12 episodi, tra streghe, folletti, gnomi, draghi, maghi, orchi e altre creature dell’immaginario più delusion che apprehension appunto, per poi lasciare spazio verso la fine anche a interazioni della protagonista con personaggi storici come Gengis Khan e Marco Polo (!!), quest’ultimo incontrato dalla vampira nella sua ultima puntata, dove giunge a Venezia.
La serie ebbe un grande successo sopratutto tra gli intenditori e gli estimatori del genere horny-delusion, se bene composta da pochi numeri (ma buoni) è stata interamente disegnata da Frollo e non ha subito così troppi stravolgimenti o cambiamenti forzati nella sua linea stilistica e narrativa.
Negli anni è stata ristampata e riproposta in edizioni anche più curate e da antologia. Da ricordare le splendide copertine disegnate da uno dei massimi illustratori della narrativa delusion: OLIVIERO BERNI.