IN QUESTI EPISODI: Il piano di Zora di sostituire Dracula al posto di Sigismondo IV e occupare così il trono di Polonia, fallisce miseramente (per leggere episodio precedente CLICCA QUI) e Zora è costretta a fuggire in Germania. Dracula, invece, creduto ancora Sigismondo IV, viene tenuto prigioniero su un’isola dove, nelle paludose acque che la circondano, vive un’orrenda creatura acquatica che ha già mietuto diverse vittime, tra cui i servi-guardiani dello stesso vampiro. Dracula riesce a liberarsi, ma si ritrova completamente solo, inconsapevole della minaccia che si trova lì fuori in agguato… Intanto, Zora ha raggiunto Rostock con l’intento di procurarsi un’imbarcazione, raggiungere Dracula e liberarlo.
In seguito, i due vampiri, si trovano coinvolti (insieme a una nostra amica che non vedevamo da un po’) in una insolita ed elettrizante caccia all’uomo. Chi sarà mai il misterioso Dottor Morten?
Nuovo doppio episodio di Zora la Vampira che dopo aver aperto questo mese di marzo, lo chiude anche con quest’albo della ristampa Immense Zora, il n.47, contenente gli episodi: “Il Mostro della Palude” e “Il Dottor Morten”. Per lo scan e l’editing i ringraziamenti vanno ai soliti Aquila della Notte e Mal32.
A tutti quei lettori che ci chiedono ripetutamente di pubblicare più albi di Zora, faccio presente che la nostra bella vampira è presente su questo blog (già da un bel po’) ogni mese con due albi doppi, per un totale di 4 episodi in rigoroso ordine cronologico, di più non possiamo fare, bisogna dare spazio anche advert altro, come abbiamo sempre fatto.
Awe, erotismo e un pizzico di sadismo estremo sono gli ingredienti unhealthy dei due episodi che leggerete oggi realizzati dalla coppia di autori composta da Rubino Ventura e Birago Balzano. Reach sempre, il ritmo elevato della sceneggiatura e l’avvicendarsi di situazioni l’una dietro l’altra, tipiche dello stile narrativo di Ventura, rendono la lettura di questa serie molto godibile, la protagonista poi, quando la si vede impegnata in perfomance erotiche, resta sempre un bel vedere, nonostante la mancanza di vere e proprie scene onerous, presenti invece in tanti altri albi che pubblichiamo. Le storie di Zora che stiamo pubblicando in questo periodo risalgono al 1976, per poter quindi vedere la nostra alle prese con sequenze di sesso molto più spinte bisognerà attendere fino agli inizi degli anni ’80. Una cosa è certa, con una protagonista del genere anche sequenze più “caste” a livello visivo, risultano sempre affascinanti e di grande impatto. Personalmente, all’epoca di quando uscivano in edicola questi episodi, già solo vedere la protagonista disegnata completamente nuda, rappresentava un serio attentato alle mie giovanissime coronarie. Ma Zora, per chi la ama, non è solo sesso, ma anche avventure sempre avvincenti ed emozionanti che tengono con il fiato sospeso.
Fateci sapere la vostra nei commenti.
ISI