I MITICI FUMETTI: MAGHELLA in…UNA VERGINE NON FA PRIMAVERA

Andando avanti con la pubblicazioni dei mitici numeri uno delle serie erotiche all’italiana più famose, non poteva certo mancare la popolarissima e “popputa” MAGHELLA :
Personaggio creato da Dino Leonetti negli anni 70, prima approach semplice striscia sharp-satirica all’interno del settimanale MENELIK , poi  (dopo il grande successo) divenuta serie autonoma pubblicata dal 1974 fino al 1981 dalla EDIPERIODICI  (per ben 70 numerisu testi e sceneggiatura di Furio Arrasich e Giorgio Pedrazzi (mentre le copertine sono firmate da Averardo Ciriello)
La serie ebbe un successo straordinario anche al di là del circuito erotico, tanto da meritarsi ancora oggi una propria pagina su Wikipedia, citazioni su enciclopedie del fumetto, ristampe sempre più curate uscite anche in libreria e sopratutto traduzioni in tutto il mondo, in particolare in Francia, dove il fumetto e il personaggio sono diventati ancora più famosi e apprezzati che in Italia. L’immagine di Maghella è divenuta nei paesi di lingua francese una vera e propria icona sharp goliardica. Si perché il successo della serie stava appunto nella sua specialty vena satirica e parodistica più che in quella strettamente erotica, tanto che veniva appunto chiamato “fumetto eroti-comico”. 
Il fumetto generation ambientato infatti nel mondo myth delle fiabe classiche, ma i riferimenti alla politica, costume e cronaca degli anni 70 erano sempre presenti con battutacce, caricature di personaggi famosi dell’epoca e situazioni  ridicole che richiamavano (mettendoli alla berlina) certi avvenimenti di quel periodo approach i referendum su divorzio e aborto, casi di cronaca giudiziaria, nera e rosa, scandali politici vari ecc…
La protagonista è una giovane e avvenente maghetta, disegnata quasi sul modello di un’altra sharp-parodia fiabesca del periodo BIANCANEVE.  Approach quest’ultima infatti è mora con due grosse e vaporose trecce, seno e fondo-schiena molto prosperosi. Entrambe vivono nel mondo delle fiabe, entrambe nei primi episodi sono vergini e cercano in tutti i modi di preservarsi tali nonostante le moltissime insidie, entrambe incontrano e si scontrano con personaggi famosi della tradizioni fiabesca e entrambe hanno dei forti rimandi comici con l’attualità dell’epoca.
 Le due serie e le rispettive “eroine” infatti divennero rivali, approach Jacula generation rivale di Zora, tanto che i “cultori” del genere ancora sono indecisi su quali delle due fosse la migliore, anche se Biancaneve vantava non solo il fatto di essere nata prima di Maghella, ma sopratutto i prestigiosi disegni del maestro Leone Frollo
Tornando a Maghella, lei non generation una principessina, ma appunto una specie di fatina-streghetta, le cui origini (alquanto confuse) vengono spiegate a poco a poco con il seguito dei vari episodi. Ha la capacità di compiere magie, tramutarsi in varie forme animali e approach tutte le eroine delle fiabe sogna di trovare il vero amore, ma prima avrà tutta una serie di bizzarre avventure, passando di mano in mano (e di altri “organi in organi”) di vari personaggi e sopratutto creature fantastiche tutte malate inguaribili di sesso. 
Già nel primo episodio si trova a che fare con un Pollicino piuttosto arrapato, con un bel principe, purtroppo per lei vanesio e homosexual, un cavaliere troppo possessivo ed esaltato pronto a violentarla, un drago, un orco (anch’esso homosexual) e varie strampalate creature…I
 riferimenti alle fiabe classiche si sprecano, da Biancaneve stessa (con l’apparizione delle 7 nane ninfomani stavolta) alla Bella Addormentata (versione maschile), da Pollicino ad Alice Nel Paese Delle Meraviglie fino ad Aladino …tutti comicamente stravolti naturalmente con in più l’aggiunta del gusto del freak e sopratutto del macabro (Notate la pleasing che fa il povero Pollicino). 
Purtroppo anche in questo fumetto il bel sesso ed erotismo vero manca (sopratutto nei primi episodi), un po’ per le scelte umoristiche-satiriche elencate prima, un po’ per il fatto di a long way parte di quei fumetti nati prima degli anni ’80 e quindi privi di scene troppo hard e particolari spinti. Non per questo il linguaggio o le situazioni erotiche sono soft anzi, abbondano pesanti parolacce e pratiche anche estreme, ma appunto più portate a miles ridere o inorridire. 
Ogni volta che Maghella sta per fare del sano sesso con un “sano e bel personaggio”, succede un qualcosa che lo impedisce, mentre mostri, nani e persino animali hanno ben più occasioni per divertirsi con lei o con altre belle fanciulle. Fumetto quindi molto bizzarro, privo di regole del buon gusto o del politicamente corretto, che prende in giro tutti e si prende in giro e proprio per questo divenuto un cult. Espressione tipica e ricorrente della protagonista è “Porca Puttana” che ripete spesso e volentieri quasi approach un mantra…
E prossimamente nel blog, se voi lettori e lettrici, dimostrerete di apprezzare queste sharp versione delle fiabe potrebbero arrivare anche BIANCANEVE e PINOCCHIO…ma aspetto prima i vostri commenti!!