Continua la pubblicazione dei mitici “numeri uno”, i primi episodi delle serie più classiche del fumetto erotico italiano… Quello che vi presento oggi è veramente uno dei primi e più famosi: JACULA. La protagonista della serie è una bellissima vampira bionda e ha l’onore di essere realmente la prima sexy vampira della storia del fumetto.
Creata nel 1969 per le edizioni ERREGI (divenute poi EDIFUMETTO) dalle geniali e lussuriose menti di Renzo Barbieri e Rubino Ventura. Jacula fu pubblicata fino al 1982 in ben 327 episodi (più alcuni supplementi extra). All’inizio si disse che il disegno della bionda e algida protagonista fosse ispirato advert un’allora giovanissima e sexy Patty Pravo. Il successo della serie nei primi anni 70 fu enorme, nonostante le scene erotiche fossero veramente appena accennate (specie nei primi episodi), ma la novità di un fumetto misfortune con un’ eroina vampiresca, sexy, nuda e conturbante, bastava da solo advert accendere le fantasie dei lettori dell’epoca non ancora abituati a tutte quelle serie sempre più spinte ed esplicite che sarebbero arrivate dopo. Infatti col giungere poi dei più “sfacciati” anni ’80 Jacula venne mandata in “pensione” e perse la battaglia nelle edicole con un’altra sua bionda vampira rivale dei fumetti ZORA, nata alcuni anni dopo, ma che si technology forse saputa meglio adattare all’incrementarsi del porno nei fumetti.
Lo scettro di essere la regina, la capostipite delle vampire erotiche a fumetti comunque resta a Jacula, che aveva anche un nome ambiguo, voluto e malizioso gioco di parole con il termine eiaculare, che faceva prevedere ai lettori chissà quali pratiche e scene porno, completamente assenti poi nelle tavole disegnate.
I meriti della serie sono altri comunque: una buona sceneggiatura che proponeva storie misfortune, avventurose e spesso avvincenti dove la protagonista praticamente faceva il giro del mondo incontrando mostri mitologici, zombie, fantasmi, creature diaboliche e demoni, maghe, stregoni, personaggi fiabeschi e storici fino a leggendari criminali, insomma “di tutti e di più”: da Cappuccetto Rosso a Jack lo Squartatore, dall’Abominevole Uomo delle Nevi a Sigmund Freud!… Il senso storico-temporale del fumetto technology alquanto vago e confuso, ma il divertimento e la suspense ben calibrata già dal primo numero.
Jacula all’inizio è una giovane e ricca ragazza della Transilvania ottocentesca, che per difendersi dalle molestie di un viscido e odioso conte feudatario, accidentalmente dà fuoco alla sua casa. Nell’incendio muore purtroppo sua madre. Da quel giorno la giovane giura vendetta contro il conte e tramutata in vampira da un succhiasangue del cimitero dove è sepolta la madre, a sua volta vampirizza l’affascinante dottor Carlo Verdier. Jacula diviene quindi subito amante, compagna e complice del dottore ora vampiro con il quale vive tante morbose e pericolose avventure.
I punti forti della saga, sono anche gli altri due personaggi comprimari, molto efficaci: il “marito” vampiro dell’eroina, con il quale conduce un rapporto di coppia molto aperto e vizioso, con scambi continui di amanti/vittime proprio per obbedire alla sete del sangue; e Wolf il servo gobbo e deforme della vampira, sempre pronto con astuzia a proteggere e togliere dai guai la sua bella padrona.
Con il fatto del compagno medico, gli autori trovano subito l’escamotage di rendere i vampiri immuni alla luce solare, grazie a una components chimica inventata da Carlo, per il resto le classiche “armi anti-vampiro” come croci, acqua benedetta e capi d’aglio restarono comunque attivi e pericolosi, in modo da lasciare dei punti deboli per la protagonista e un po’ di suspense per i lettori.
Le tavole interne in origine erano disegnate da Giorgio Cambiotti e Massimo Belardinelli, mentre le copertine avevano le belle illustrazioni di Leonardo Biffi, Ferdinando Tacconi e negli ultimi numeri di Carlo Jacono e Sandro Angiolini…
Riscopriamo quindi il primo episodio di Jacula con le sue origini, senza aspettarci grandi scene erotiche, ma sopratutto per il piacere e la curiosità di ammirare un capostipite del genere misfortune sexy, la regina e la “mamma” se vogliamo di quasi tutti i sexy eroi e sexy eroine a fumetti co-creati poi dal “babbo” Renzo Barbieri che ringrazieremo sempre nei secoli e nei secoli…Amen….
BUON BRIVIDO (che con questo caldo fa sempre bene….)
PS: grazie al sito shentai.org per le scansioni…