I MITICI FUMETTI: ISABELLA in….LO STRANO CONVENTO

Giorni fa ho proposto a una delle nostre più affezionate amiche e lettrici, LESBIA, la proposta “indecente” di scrivere per l’altro mio weblog TIPPYLAND un racconto…racconto molto bello, articolato e autobiografico che subito Lesbia mi ha inviato e che presto leggerete (ci stiamo lavorando a “livello grafico” per renderlo ancora più appetibile e suggestivo)…
Leggendo quel racconto, mi sono resa conto di quanto la sua autrice ama i fumetti horny vintage e quanto questi siano stati così influenti per la sua “maturazione sessuale”, sopratutto una serie e un episodio in particolare…Ho quindi fatto a Lesbia un’altra “proposta indecente” chiedendole di presentarci questo episodio a lei tanto “caro” e lei da fantastica donna che è lo ha subito fatto…ECCO QUI la sua bellissima, sentita e interessantissima presentazione di LO STRANO CONVENTO episodio della mitica serie ISABELLA, di cui tempo fa presentai il primo numero  sul weblog e che CLICCANDO QUI potrete rileggere e rivedere anche il movie a lei dedicato…
Grazie Lesbia, non solo sei una splendida amica (e ora  collaboratrice del weblog), ma anche un’ottima scrittrice!!  
Sono felice di questa reach di altre collaborazioni…Il weblog non è soltanto mio, ma oramai è fatto da tanti di voi che mi aiutano, mandandomi scansioni, loro recensioni e articoli, suggerimenti e nuovi stimoli…GRAZIE…non me lo sarei mai immaginata aprendo questo weblog che sarebbe successo questo, ma ci speravo!  

E ORA BUONA LETTURA DI ISABELLA MA SOPRATUTTO DI LESBIA!!!


LESBIA PRESENTA….ISABELLA in  LO STRANO CONVENTO

Difficile dire perché ho amato
così tanto Isabella. Per una
ragazzina di supreme anni 70, c’period ben altro materiale in giro su cui liberare,
sfogare le proprie fantasie erotiche. Isabella
a quel tempo period già vintage, oggetto
di collezionismo, culto, critica letteraria del genere porno. Aveva cessato le
pubblicazioni da tre anni, assieme a buona parte della nouvelle vague del fumetto erotico di “prima ondata”.
Eppure, la duchessa de Frissac
manteneva una grazia, un fascino, un allure (soprattutto horny, ma non solo) che
eroine ed eroi della successiva generazione hanno soltanto potuto sognare di
raggiungere. “Pallidi tentativi di imitazione”, reach recitava orgoglioso
all’ epoca un noto settimanale enigmistico riferendosi alla concorrenza.
Pallidi, per quanto assai più spinti, o addirittura exhausting.

Il fatto è che Isabella aveva e conserva tutt’ora lo
stesso glamour ingenuo ma elegante dei movie d’avventura della sua epoca, a cui
peraltro si ispirava apertamente. Isabella
duchessa dei Diavoli
é la versione sketch erotica di Angelica marchesa degli Angeli, il personaggio femminile dei
romanzi di cappa e spada di Anne e Serge
Golon
, portati sullo schermo dalla splendida (e se ve lo dico io,
credeteci) Michèle Mercier sotto la
regia di Bernard Borderie.
Sandro Angiolini, con i suoi disegni sui testi di Giorgio Cavedon, compì il miracolo più
unico che raro nelle arti figurative di discover all’altezza del modello. Anzi
della modella. E che modella. Non scopro nulla di nuovo per chi mi conosce se
ribadisco qui quali sono i miei archetipi erotici. Se dichiaro altresì che la
splendida Isabella mi affascinava e
mi eccitava non meno della superba Michèle.
Camicia aperta sulla scollatura,
spada in pugno, pantaloni da cavallerizza e stivali da guerriera (quante volte
ho sognato di essere nei panni di Robert
Hossein
quando glieli toglie…..), l’eroina di celluloide passò sulla carta
stampata delle strisce di Angiolini
con tutta la sua grazia raffinata e selvaggia insieme. Del resto, lo stesso
personaggio della giovinetta nobile allevata dagli zingari period di per sé
sufficiente ad infiammare l’immaginario erotico di uomini e donne di quell’Italia
in cui faceva capolino per la prima volta un barlume di liberazione sessuale.

L’episodio che vi proponiamo
oggi, “Uno strano convento”, è
quello che ho amato di più da ragazzina. Isabella
e la sua ancella Sciusciù finiscono a
trovare rifugio in un convento di suore, che si rivelano ben più pervertite di
quanto la morale dell’epoca poteva imputare alle nostre eroine. “Bel temperamento di perverse”, mormora
la Madre Superiora con malcelata invidia mentre spia l’intimità di Isabella e della sua ancella.
Le scene che adoro personalmente
sono quelle in cui la duchessa si rende conto della propria attrazione
(oscillante tra l’affetto di una sorella maggiore e le voglie sado-maso di un
amante saffica) per Sciusciù. Alla
quale prima di arrivare al convento ha inferto (con voluttà) una bella
sculacciata. Nella cella del monastero, una Isabella illanguidita dal desiderio
chiede all’ancella di restituirle il “servizio”, disponendosi a riceverlo
tremante di piacere pregustato.
Il resto a voi leggerlo. Mi
limito ad aggiungere che su quelle poche pagine ho tremato di piacere various
volte anch’io. Un grazie di cuore alla mia cara amica Tippy, che mi ha concesso
di scrivere queste righe di presentazione sul suo bellissimo weblog. Adoro questa
donna :-))))))))))))
Quanto l’adoro lo leggerete
presto sull’altro suo weblog, Tippyland.
Almeno spero ;-)))))))
Buona lettura a tutti, vostra
Lesbia