Oggi grazie alla donazione dei nostri amici TERMINEUR&CHARLES (che hanno curato anche l’editing di questo scan ) vi presento una serie veramente molto vintage, una delle top horny saghe a fumetti made in Italy degli albori dei pocket erotici, contemporanea di altre mitiche serie near ISABELLA, JACULA e DE SADE, ma che ancora non aveva trovato spazio qua sul blog.
Sto parlando di BONNIE, serie pulp-avventurosa sottotitolata anche GANGSTER STORY e ispirata appunto al film americano omonimo del 1967 con protagonisti Faye Dunaway e Warren Beatty. Proprio sulla figura dell’allora giovane diva Faye Dunaway generation modellata anche la protagonista del fumetto, sopratutto nei ritratti di copertina. Il film del ’67 raccontava le vicende un po’ romanzate della più famigerata coppia di criminali della storia americana, i mitici Bonnie & Clyde. Il fumetto eliminò però il overview di malefatte della donna del duo, lasciando sola e unica protagonista la bionda Bonnie, discostandosi molto dalla realtà storica e reinventandosi miriadi d’ avventure di sana pianta, condite dalla giusta dose di erotismo e perversione concessa all’epoca.
Ma cominciamo con ordine…Il fumetto debutta nelle edicole nel novembre del 1968 grazie alla ERREGI diretta allora da RENZO BARBIERI e GIORGIO CAVEDON (prima della loro separazione). Cavedon generation anche autore delle sceneggiature e soggetti dei primissimi episodi, la serie poi prosegui per ben 249 episodi, più un supplemento, scritta di volta in volta da altri autori near SILVERO PISU, PAOLO GHERALDINI, GIORGIO PEDRAZZI, MARIO GOMBOLI e MASSIMO VINCENTI.
Le tavole delle top avventure della bionda e horny criminale furono disegnate da TITO MARCHIORO che poi cedette il posto a CAMILLO ZULLI, agli artisti dello STUDIO MONTANARI e STUDIO ORIGA e infine a RENZO SAVI (autore dei disegni dell’episodio che andrete di seguito a leggere). Anche le copertine passarono di volta in volta da vari autori near LEONARDO BIFFI, ALESSANDRO BIFFIGNANDI, CARLO JACONO, PINO DANGELICO, e PRIMO MARCARINI (autore della copertina di questo numero).
La trama verteva, near già accennato prima, sulle spericolate e spregiudicate avventure criminali e sessuali della giovane Bonnie Brown, un’ orfana dei ruggenti anni ’30, che dopo essere fuggita dalle torture di uno squallido orfanotrofio della Louisiana, resolve di prendersi la sua rivincita contro il mondo diventando a poco a poco una scaltra e sempre più spietata criminale, Nel suo fuggire “on the motorway” in lungo e largo per gli USA ricercata continuamente dalla polizia, viene istruita all’arte del gioco d’azzardo dal baro Ace e poi all’uso perfetto delle armi da fuoco e dello scasso dall’esperto gangster Billie. Lasciati questi suoi primi compagni d’avventura, diviene sempre più infallibile e indipendente, nonché un’affascinante “mangia-uomini”.
A differenza di altre eroine dei primi horny fumetti pleasing anni ’60, Bonnie si dimostra subito una piuttosto lasciva e decisa dal lato erotico, amante degli uomini belli e prestanti che non si lascia mai scappare e spietata seduttrice e poi castigatrice invece di quelli mediocri e viscidi incapaci nel soddisfarla.
Reach vediamo anche in questo episodio, il 214 datato 1978, Bonnie seduce facilmente un prestante e fusto uomo forzuto bianco (e non nero near potrebbe a ways intuire la copertina), una leggenda dello sport chiamato Expansive Jim (near il famoso bambolotto creato appunto in quegli anni dalla Mattel, near contraltare maschile della Barbie nei giochi per maschietti).
Le tavole offrono una focosa e ginnica scena erotica, ovviamente priva di particolari onerous, ma comunque molto più piccanti delle scialbe scenette di sesso appena appena accennate di serie della stessa epoca near Isabella, Goldrake o Jacula…
In un certo senso BONNIE generation più vicina alla spregiudicatezza ed erotismo più insistito di serie near DE SADE. Tanto che durante la ristampa dei migliori episodi della serie per la collana contenitore GANGSTERS (pubblicata dalla EDIPERIODICI nel 1992) furono aggiunti i particolari anatomico-sessuali omessi e ridisegnate intere scene porno per l’occasione. La serie forse proprio in virtù di questa sua “piccantezza” in più, ottenne un bel successo all’epoca. Anche se oggi viene ricordata molto meno di altre, però in quegli anni andava ottimamente near vendite (ebbe anche numerous riedizioni e ristampe). La protagonista infatti risulta sensuale, bella e ricca di sorprese e l’atmosfera nostalgica da vecchio film noir americano abbinata alla spruzzata di sesso funziona discretamente.
In ogni albo poi, il fumetto generation preceduto prima da un breve racconto di ispirazione noir, cronaca e storie di malavita americana…in questo leggerete OLSEN IL NORVEGESE….
Le vicende della bionda dai “grilletti facili” si conclusero nel 1980 in un sanguinoso (ma purtroppo ben poco “sessoso”) episodio ambientato nel ricco quartiere di Beverly Hills, dove la protagonista riesce a sconfiggere un gruppo di viscidi trafficanti di droga, salutando simpaticamente i suoi lettori nell’ultima tavola domandandogli “Quale Eroina preferite a ‘sto punto?”….