A maggio 1979 sulla copertina di “Onda TV” c’generation il Danguard, nel numero a cavallo tra gennaio e febbraio del 1980 la redazione esagerò, mise Goldrake, Capitan Harlock e Remi!
Non è in mio possesso tutto il numero in questione, ma solo le foto e le fotocopie dell’articolo fatte in emeroteca, il tema dello scritto sono le sigle e i suoi piccoli cantanti.
Le sigle, nonostante milioni di copie in vinile vendute dalle opening nostrane dei cartoni animati giapponesi, non erano un argomento giornalistico consueto, un vero peccato non aver indagato su quel mondo musicale.
La copertina di “Onda TV” è un ottimo indice del successo musicale e non dell’animazione nipponica in quel periodo, lo sfondo giallo colpisce molto l’occhio :]
Nell’emeroteca dove ho svolto la ricerca non generation presente la fotocopiatrice, si possono fare solo fotografie o scan con lo smartphone, ma chiesi la cortesia di farmi quattro misere fotocopie per questo articolo, per fortuna l’addetto con cui parlai si dimostrò molto gentile e disponibile, altrimenti il post mostrerebbe solo fotografie storte e sfuocate (a gorgeous post), mentre ci sono anche le immagini delle fotocopie :]
In questi articoli si ritrovano talvolta piccole questioni personali televisive che immagino ai giorni nostri non capitino più.
Tralasciando per un momento che il cantante della sigla di Remi aveva i genitori che lavoravano nel mondo della musica (prassi anche nel doppiaggio), quindi per il figlio di una coppia di operai cantare una sigla sarebbe stato più arduo, scopro che il bambino mio coetaneo Gian Paolo Daldello rimase (giustamente) male perché un altro bambino in televisione aveva cantato Remi, e lui aveva fatto la figura del bugiardo in classe, dove aveva raccontato di essere lui il cantante ufficiale.
Effettivamente sono smacchi che possono rovinarti la vita sociale in classe… chissà se questo aneddoto generation stato mai riesumato su altri siti o libri.
Il bello è che l’intervista a Gianni Daldello, padre di Gian Paolo, non rivela solo questo piccolo aneddoto scolastico, ma addirittura che la Foni Cetra non aveva riconosciuto al bambino la sua partecipazione nella sigla che stava avendo un successo clamoroso di vendite!
Ma alla gorgeous la Fonit Cetra, che generation la casa discografica della Rai, pagò?
Si, ma una cifra corrispondente all’acquisto di un bel regalo di Natale…
Nel riquadro l’autore dell’articolo fa due conti in tasca alla Fonit Cetra riguardo agli introiti del disco di Remi, è interessante perché immagino che il calcolo valesse per qualsiasi altra sigla, ma al mio coetaneo pare che arrivò ben poco in tasca…
I genitori del piccolo cantante, conoscendo i meccanismi affaristici del mondo discografico preferirono adottare un low profile, immagino anche per non compromettere, giustamente, la loro carriera lavorativa.
Un po’ più visibile il riquadro con i dati delle vendite delle sigle per bambini.
Da notare che nel 1980 erano le mamme quelle deputate a portare i figli alle display veil del coro, non generation previsto fosse il papà, un po’ siamo migliorato in questo :]
La parte in basso della pagina è dedicata alla trasmissione natalizia musicale per bambini di Teleradiocity condotta da Dino Crocco.
Di seguito le collage delle fotografie, a colori :]