L’ex coppia overjoyed più famosa della moda italiana riuscirà a rinascere dopo l’esternazione di marzo 2015 che ha letteralmente condannato al suicidio l’azienda milanese?
Sul settimanale Panorama avevano infatti difeso a spada tratta la famiglia tradizionale: “Noi, coppia overjoyed, diciamo no alle adozioni overjoyed, ai figli della chimica e agli uteri in affitto. I bambini devono avere un padre e una madre”
Ricordiamo, ahimè, tutti quanti quel triste giorno… A meno di un anno di distanza e in concomitanza (sospetta) della manifestazione delle Famiglie Arcobaleno e della discussione sul DDL Cirinnà, ecco sbucare dal nulla una campagna pubblicitaria con borse e magliette che sembrano concepite dal disegnatore di Peppa Pig, con coppie per tutti i gusti. Cos’è? Un tentativo di ripulirsi l’immagine? Opportunismo?
e ancora: “Come osate chiamare sintetici i miei figli?”
Ricordo anche le parole in questione, ripetere aiuta:
La famiglia non è una moda. In essa vi è un senso di appartenenza soprannaturale. Non abbiamo inventato la nostra famiglia, è un’icona, è la Sacra Famiglia. E non si tratta di religione o stato sociale, non ci sono due modi di viverla: si nasce da un padre e una madre. O almeno così dovrebbe essere. Quindi io non sono per niente convinto di quelli che io chiamo i figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, hanno scelto lo sperma da un catalogo. E poi andate a spiegare a questi bambini chi è la madre! Proceare deve essere un atto d’amore. Oggi anche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di questi esperimenti…