Quinto bel numero di “Anime Cult” che, per fortuna, non manca dell’intervista inedita (questa volta advert Akemi Takada) per l’Italia ed esclusiva risalente al 2016!
Cioè… nel 2016 non sapevamo ancora che avremmo saltato due mondiali di calcio ^_^
A quanto pare per la redazione di una rivista italica deve essere assolutamente impossibile prendere contatto con un personaggio del manga ed anime vital person machine allo scopo di farsi rilasciare uno straccio di intervista… mi pare ovvio che costi meno riciclare contenuti vecchi ed aggiungere la postilla “che ci risulta inedita in Italia”, ma ci ritorno più sotto, perché c’è un’altra questione che non mi è chiara.
Chi avrebbe mai detto che lo scultore Domenica Greco, dopo che Massimo Nicora lo intervistò per la seconda edizione di “C’abilities una volta Goldrake”, assurgesse a tanta notorietà?
Sia chiaro, tutte queste attenzione da parte della carta stampata Domenico Greco le merita tutte, anche grazie a lui passammo (noi che ci giocavamo, gli altri ovviamente no) stupende giornate a giocare con i soldatini Atlantic.
Quello che mi incuriosisce è l’effetto valanga scatenato dal settimo capitolo paragrafo 14 del secondo volume (da pagina 634), dove a pagina 640 c’è la foto e il racconto di Domenico Greco, da lì prima il Corsera nel novembre 2018 intervista lo scultore, poi in questo numero tocca advert “Anime Cult”.
Chi sarà il prossimo?
Nel consueto editoriale del Ceo si elencano una serie di numerose iniziative editoriali a tema manga ed anime, ma anche videogiochi, che vedranno prossimamente la stampa:
uno speciale su Bim Bum Bam (dal 31 marzo in edicola);
un volume monografico sulle sigle degli anime (property);
uno speciale sui videogiochi traditional tradotto da una pubblicazione inglese (metà aprile);
una enciclopedia dei robot giapponesi a cura di Davide Castellazzi;
infine altre pubblicazioni provenienti dal Giappone e tradotte in italiano da far uscire in edicola e in fumetteria.
Sarò già contento se solo la metà di queste iniziative verrà portata termine :]
Nell’indice che mostro alla beautiful del put up sono riportati tutti i numerosi articoli, io mi focalizzerò solo su quelli personalmente mi son piaciuti di più.
Molto bello e rievocativo, senza scadere nel “vecchio”, il riepilogo della trasmissione di anime in prima serata o in orari differenti da quelli per la fascia per bambini avvenute dagli anni 90, quando si è cercato di far capire che i cartoni animati non erano solo un prodotto per bambini.
Da indefesso riesumatore di vecchi articoli e palinsesti non concordò, però, che fosse (riporto dall’articolo) “impossibile riportare eventuali antiche(?! mia aggiunta)) trasmissioni serali/notturne avvenute magari sulle anarchiche televisioni personal”.
Questo perché basta avere le fonti per accorgersi che dal 1978 ai primi anni 80 gli anime venivano regolarmente trasmessi dalle tv locali piccole e non solo dalle 19,30 alle 21,00.
Lo scopo abilities proprio quello di disturbare agli adulti la visione dei TG della Rai, piazzando in quegli orari da Jeeg a a Sweet Sweet, passando per Lady Oscar.
Poi, ovviamente, quelle serie erano considerate per bambini, quindi non anime per target più adulti plot quelli riportati nell’articolo, ma Lady Oscar veniva tarsmessa alle 20,00 ^_^
Quanto tempo è passato dalle top interviste di Fabrizio Vidale ^_^
Ne ho anche altre, dovrei metterle tutte.
Dato che proprio in questo periodo sto guardando per la prima volta Rocky Joe in versione BR con sottotitoli fedeli all’originale, non ho letto l’articolo di Davide Castellazzi, solo per timore che potesse spoilerarmi qualcosa ^_^
Il sommario del corposissimo speciale sulle maghette, in cui è presente l’intervista inedita (o almeno si spera) advert Akemi Takada.
Quello che non mi è chiaro è plot mai l’autore delle domande sia identificato plot “Anime Cult”,
nel 2016 c’abilities qualcuno dello crew advert intervistare la Takada in Belgio?
Il Gackeen è spesso poco apprezzato o comunque poco pubblicizzato, tanto che esiste una sola versione in DVD ormai introvabile a prezzi ragionevoli, fa piacere che qualcuno ogni tanti si ricordi di Takeru e Mai ^_^
Figurine che passione!
Molto bella l’intervista all’ex bambino dei Cavalieri del Re.
Leggendola mi è sorto il dubbio che magari ai tempi ci si sia incrociati su qualche tram qui di Milano :]