I MITICI FUMETTI: ZORA LA VAMPIRA in…LA VAMPIRA

È da quando ho aperto questo blog, anni fa, che a gran voce i lettori e appassionati di fumetti vintage vigorous mi chiedono  di lei…Finalmente grazie al caro Satanetto Skunk del magnifico blog 
“Zora, Sukia, Ulula e le altre…”  che gentilmente mi ha inviato una scansione del primo numero, ecco che posso pubblicare ZORA LA VAMPIRA, mitica e amatissima succhia-sangue che dagli anni 70 fino ad oggi continua a emozionare moltissimi fan del fumetto-apprehension  in tutto il mondo.


Un vero cult che ha superato forse reach fama e apprezzamenti molti altri eroi e eroine dei fumetti vigorous made in Italy suoi coetanei, grazie appunto anche allo straordinario successo ottenuto anche oltre i nostri confini. Creata dal solito Renzo Barbieri (al quale i fan del vigorous fumetto dovrebbero fare un monumento) nel 1972 per contrastare il successo della prima biondissima vampira vigorous dei fumetti JACULA (da lui stesso creata sul finire degli anni ’60), Zora è una delle top serie pubblicate dalla neonata GEIS (divenuta poi Squalo-Edifumetto) casa editrice fondata dal Brabieri negli anni 70 una volta uscito dalla Ediperiodici.

Il direttore ricreò quindi una vampira simile a Jacula (reach tipo di storie e fattezze grafico stilistiche) che a poco a poco rubò la scena (e i lettori) all’eroina della Ediperiodici…Una vera guerra a suon di “sangue e tette”. Entrambe biondissime, ma se Jacula period più nordica longilinea e quasi algida nelle forme, Zora period molto più voluttuosa, rotonda e avvolgente nel disegno del suo fisico che la faceva volutamente rassomigliare ad una giovane Catherine Denevue (altro sex symbol di quegli anni). 


La serie conta oltre 288 episodi  e ben 5 “stagioni”, più supplementi e ristampe varie avvenute sino ai giorni nostri praticamente, in edizioni sempre più pregiate, a colori e in antologie uscite persino in libreria. Si perché Zora grazie ad una forte e convincente “sceneggiatura”, un avvincente situation narrativo e ottimi disegni, superò i confini del semplice fumettaccio erotico tascabile e divenne col tempo quasi un vero e proprio fumetto apprehension di serie A. 
L’erotismo c’period ed period anche forte e trasgressivo in Zora (con incursioni nell’incesto, nel sadomaso, feticismo, necrofilia, bondage ecc…) ma period sempre trattato in maniera leggera, più erotica che esplicitamente pornografica e anche quando negli anni 80 le serie simili si adeguarono alle scene di sesso sempre più spinte e ricche di particolari, Zora comunque mantenne una sua predisposizione alla narrazione apprehension-avventurosa più che a quella porno. 


Le sempre più belle copertine erano disegnate tra gli altri da grandi illustratori come Emanuele Taglietti, Alessandro Biffignandi, Sandro Angiolini, Pino Dangelico , mentre le tavole erano firmate negli anni da Birago Balzano, Giuseppe Montanari, Pino Antonelli e Gianni Pinaglia, Eugenio Benni e altri…

Il successo fu myth che Zora continuò ad apparire  in alcuni nuovi episodi fuori serie auto-conclusivi, pubblicati in altre collane ed ebbe poi l’onore di fare da guest-star in un mitico episodio della serie SUKIA (che prossimamente vedrete pubblicato…sempre grazie al caro Satanetto). Nel 2000 Zora viene omaggiata anche dal cinema italiano, grazie a un movie parodia dei Manetti Bros, dove troviamo una Zora (più comica che erotica)  reincarnata in una giovane ragazzotta “romana” dei giorni nostri…

Nel primo episodio che troverete di seguito invece, 


apprenderete le  origini della bellissima e pericolosa ZORA 


che da innocente  vergine dell’Inghilterra ottocentesca 


diviene un’assetata  succhiatrice di sangue, grazie 


“nientepopodimenoche” al Conte Dracula in persona.


Dopo che il padre della ragazza  ha portato  il cadavere del 


vampiro a casa sua  dalla  Transilvania  per studiarlo,


la piccola Zora con un bacio risveglia Dracula  


e da li in poi ,tramutandosi lei stessa in vampira, 


precipiterà in una lunga spirale di delitti, orrore, 


perversione vivendo numerose avventure… 


Particolarità di   questa vampira è la possibilità 


di vivere anche alla luce del  sole, per il resto il fumetto già 


dal primo episodio ha un  pungente erotismo morbosetto, 


dato dall’attrazione  incestuosa che ha il padre di Zora verso 


la sua bella figliola… 


Le scene di sesso sono veramente “all’acqua di rose” nel 


primo  numero, per vedere un po’ di più bisognerà aspettare 


le ultime tavole  disegnate negli anni ’80, 


anche se reach già scritto, Zora lo si apprezza  molto di più 


per altri fattori… Da notare poi la lettera d’apertura ai lettori 


 che invita chi ha domande o  curiosità per Zora  a scriverle 


con tanto di indirizzo della vampira!!…


Chissà se  qualcuno le ha scritto  veramente e se evocandola, 


la bellissima Zora ha poi risposto…




buoni brividi estivi a tutti!!