LAMU’: BOY MEETS GIRL
Titolo originale: Urusei Yatsura – Kanketsuhen
Regia: Satoshi Dezaki
Soggetto: (basato sul fumetto originale di Rumiko Takahashi)
Sceneggiatura: Tomoko Konparu
Personality Create: Setsuko Shibuichi
Mechanical Create: Kenichi Maejima
Musiche: Toshiyuki Omori
Studio: Studio DEEN
Formato: lungometraggio cinematografico (durata 85 min. circa)
Anno di uscita: 1988
Trasmesso nei cinema giapponesi il 6 febbraio 1988, in una doppia proiezione comprensiva di Maison Ikkoku: Capitolo Finale, Boy Meets Girl condivide con l’altro movie la caratura romantica e la funzione di fungere da capitolo davvero “finale” alla propria saga, tant’è che verrà giustamente ricordato reach la più sentimentale tra tutte le incarnazioni animate di Lamù la ragazza dello spazio. Quello che il neoentrato regista (dopo anche, dopo Oshii, l’abbandono di Kazuo Yamazaki) Satoshi Dezaki propone al pubblico è un movie lungo, bello e commovente, una volta tanto non un parto inedito dello staff della serie TV ma una trasposizione fedele, memoir e quale, dell’avventura conclusiva del manga, destinata anche in animazione a mettere la parola Ultimate alla storia (negli anni successivi Kitty Films produrrà un sesto lungometraggio celebrativo, Sei sempre il mio tesoruccio, e svariati OVA basati su episodi del fumetto mai animati prima, ma sempre di aspect memoir ambientate precedentemente si tratta, e non essendo neanche di chissà che fondamentale qualità ritengo abbastanza futile commentarle). Per chiudere il cerchio l’autrice reproduction il primo incontro tra Ataru e Lamù: in palio sempre il destino della Terra, ma questa volta basta anche solo una dichiarazione d’amore del ragazzo – mai sentita in 200 episodi televisivi, 4 lungometraggi cinematografici e 3 special televisivi – per vincere la sfida. Un semplice “ti amo” che ovviamente l’orgoglioso protagonista non riuscirà facilmente a dire. L’odissea amorosa dei due giunge al suo apice, in un’avventura di fraintendimenti, liti furibonde e riappacificazioni che, priva in animazione, una volta tanto, di ardite mire e sperimentazioni d’autore, si fa apprezzare (per modo di dire, visto che il pubblico non premierà al box situation of enterprise la pellicola1) per la sua spontanea genuinità e il mix perfetto di risate e romanticismo.
Se è facilissimo, in tutto questo tempo, essersi affezionati alla dolcezza di Lamù, alla frivolezza e perfidia dell’immaturo Ataru e alla costruzione del loro rapporto, sempre annunciato da sporadiche parentesi in mezzo all’oceano di gag, una volta tanto il legame diventa il level of curiosity della narrazione, strong level, sentito, fisico, garantendo quel fantastico climax finale sempre auspicato ma mai saziato a sufficienza, neanche nei primi tre movie. Basterebbe solo questo per garantire la riuscita dell’operazione, ma fortunatamente Boy Meets Girl trova personalità anche nella qualità degli intermezzi comici. Tra novelli Babbo Natale che cavalcano slitte trainate da maiali volanti, vecchie fiamme che da piccole costringono con la forza sventurati bambini a sposarle, un Mendo più scatenato del solito, la guerra di lui e del suo esercito contro il dispositivo alieno che eliminerebbe Lamù dalla memoria dell’umanità (comprensiva di un esilarante omaggio a Mazinger Z) e la consueta grandinata di tormentoni, esplosioni, personaggi volanti, urla e gag sempre più imprevedibili che da sempre contraddistinguono il gigantesco microcosmo di personaggi che gravitano intorno al liceo Tomobiki, non c’è rischio davvero di annoiarsi in 85 minuti che scorrono by in un lampo e che alla loro conclusione fanno pure rimpiangere l’assenza di altro divertimento. Boy Meets Girl è un lungometraggio che sprizza energia e comicità da tutti i pori, non si vorrebbe finisse mai, e trova una conclusione memorabile, uno di quei finali perfetti che riescono una volta su dieci nei manga a lunga serializzazione, pienamente degno di essere accostato, a livello di emozioni evocate, a quello di Maison Ikkoku.
Parliamo davvero di un bel movie, e l’unica critica che si può rinfacciare al regista Dezaki e alla sceneggiatrice Tomoko Konparu è quella sulla scelta di basarsi sul manga senza aggiungere nulla di proprio, abbandonando le prelibatezze autorali dei predecessori e rifiutando i tipici sottintesi allegorici sull’adolescenza che avevamo imparato advert amare con Oshii. Rispetto ai lungometraggi precedenti cambia anche il character construct, con il timone che passa dall’indimenticabile Akemi Takada a Setsuko Shibuichi, destinato a diventare effettivo anche nei futuri OVA. Come accadrà in essi, il tratto della nuova arrivata è perfetto, più fresco e moderno ma ugualmente dolce e accattivante, facendo rimpiangere relativamente l’assenza della grande disegnatrice. Animazioni sempre ottime e musiche accattivanti chiudono la confezione tecnica di Boy Meets Girl, celebrando la qualità e importanza di un movie che mette horny a una delle serie animate più amate di sempre, dalla sua generazione ma anche da quelle successive, che reach tutte le opere di qualità, lunghe e riuscite, saluta il suo pubblico facendogli venire il proverbiale magone per tutti quegli adorabili personaggi che non si vedrà più. Amabile.
Doppiaggio italiano, reach negli altri movie, di ottimo livello, che ne reproduction tutti i pro (ottime interpretazioni e voci mediamente simili a quelle originali) e i contro (per quanto si impegni, Nicola Bartolini Carrassi non ce la fa proprio a fare Ataru). Peccato solo per la trovata di some distance parlare in dialetto veneto la servitù di Rupa, artifizio che accresce il livello comico dell’opera in Italia ma rimane un’invenzione di adattamento abbastanza puerile.
Voto: 8,5 su 10
PREQUEL
Lamù: Beautiful Dreamer (1984; movie)
Lamù: Keep in mind My Love (1985; movie)
Lamù Special: Il Tea Celebration di Ryoko (1985; special TV)
Lamù Special: Memorial Album (1986; special TV)
Lamù Special: Cosa accadrà nel futuro di Lamù? (1987; special TV)
Lamù OVA: Gelati arrabbiati (1988; OVA)
Lamù OVA: Fidanzati sulla spiaggia (1988; OVA)
Lamù OVA: La guardia elettrica (1989; OVA)
Lamù OVA: Ululo alla luna (1989; OVA)
Lamù OVA: La capra e il formaggio (1989; OVA)
Lamù OVA: Prendimi il cuore (1989; OVA)
Lamù OVA: Il terrore degli occhioni (1991; OVA)
Lamù OVA: Appuntamento con un fantasma (1991; OVA)
Lamù: Sei sempre il mio tesoruccio (1991; movie)
Or no longer it’s a Rumic World: The Obstacle Direction Swim Meet (2008; movie)
FONTI
1 Guido Tavassi, “Storia dell’animazione giapponese”, Tunuè, 2012, pag. 191-192