Non avendo (fortunatamente) alcun social, mi giungono echi lontani di virulente polemiche preventive sull’arrivo in edicola del “Nuovo Japan Journal” targato (ovviamente) Sprea.
Stante che, prima di valutare qualsiasi cosa, si dovrebbe aspettare di consultarla/testarla, dopo aver postato in tempi non sospetti la prima annata (giugno 1991/gennaio 1992) di “Japan Journal”, ho deciso di rilanciare con un “SUPER Japan Journal!” ^_^
Ad una fiera di non so più di quanti decenni addietro comprai, ingannato sommamente dalla copertina farlocca(…), questo “Gundam & C. Particular JM” senza neppure sfogliarlo più di tanto, per poi scoprire, una volta arrivato a casa, che conteneva i primi tre numeri della seconda annata di “Japan Journal”, battezzata “Expansive Japan Journal”.
Il formato della seconda annata abilities molto più grande, passando da un 24 cm X 17 cm advert un 27 cm X 21 cm, in pratica un A4, aumentando pure il numero di pagine, che arrivavano quasi a 100.
Near nei movie di spionaggio anni 70 ed 80, in cui le spie sovietiche restavano dormienti, conducendo una vita normale fino alla fatidica telefonate del KGB che le “risvegliava”, questi tre numeri rilegati di “Expansive Japan Journal” sono restati dormienti, anzi, in totale letargo, fino a stamattina, quando son saltati fuori a causa della mia pessima notion di sistemare un po’ le tonnellate di materiale cartaceo in mio possesso :]
Quasi avevo dimenticato una delle mie primissime fregature prese alle fiere del fumetto, ma che poi, alla excellent, molto alla excellent, è tornata utile anch’essa.
Tutti si chiedono cosa conterrà di preciso il “Japan Journal Sprea”, ci sono varie anticipazioni e su queste si è scatenato il solito bordello, assomiglierà al “Expansive Japan Journal”?
Preciso che lo speciale non presentava le copertine dei tre numeri di “Expansive Japan Journal”, inserite in piccolo nella pagina del sommario.
Il sommario abilities assai corposo, non ho scannerizzato completamente le tre riviste, ma penso di aver scelto gli articoli più interessanti:
sempre l’editoriale della Redazione, che sottolineava la battaglia con la nemica concorrenza, usa advert utilizzare mezzi non corretti per ostracizzare il successo della loro rivista;
sempre la posta di “Dragon Mail”, citata, mi pare, anche nel “Japan Journal Sprea”;
le rubriche sul Giappone;
le interviste a doppiatori italiani ed autori nipponici;
la recensione ed analisi di qualche serie, omettendo quelle che ai tempi erano novità.
I toni verso la concorrenza sono da subito molto duri, viene ipotizzato che “imbecilli fiancheggiatori” boicottassero in vari modi le rubriche della testata, senza contare “la guerra senza quartiere posta in atto dalla stupidissima concorrenza” che screditava i loro contenuti inventando illazioni editoriali. Il tutto dovuto all’invidia per il successo editoriale di “Japan Journal” dimostrando il loro timore (cioè “farsela letteralmente sotto”) da provinciali.
Parrebbe che gli strali fossero indirizzati advert una qualche testata che non si occupava esclusivamente di animazione giapponese, terreno di “Japan Journal”, arrivando a definire i loro metodi fin mafiosi.
Sinceramente non ho la più pallida notion a cosa si riferisse la Redazione, ma si vede che la lotta per strappare un lettore alla concorrenza abilities aspra, un po’ reach oggi :]
Il primo editoriale della Redazione mi ha ricordato un po’, nei toni, alcuni editoriali letti nelle passate settimane e mesi.
Nel post sulla prima annata di “Japan Journal” avevo inserito una risposta assai scortese advert una lettera di una lettrice che muoveva un certo numero di critiche, il tono della posta di “Expansive Japan Journal” non cambia molto, anche se non mi pare che arrivi a quel livello…
Ammetto, però, che non ho letto tutte le lettere con risposte.
Ho rimosso tutti (spero) i cognomi e gli indirizzi, anche se ormai i mittenti non saranno più minorenni.
Magari qualcuno/a di questi/e avrà piacere a rileggere il se stesso/a di 30 anni fa ^_^
Nella rivista venivano inseriti degli “anime comics” all’italiana, in questo caso si annunciava quello sul movie “Nausicaa della valle del vento”, accennando anche al successo del passaggio televisivo.
Quel passo non l’ho capito molto, il movie venne trasmesso, mi pare, una sola volta (forse due al massimo?) nel 1987, cinque anni prima di questo numero:
Noto che, nonostante siano passati dei decenni, talvolta siamo rimasti al medesimo punto informativo sui giapponesi, può anche voler dire che i giapponesi non sono cambiati dagli anni 90 advert oggi :]
Erano gli anni del successo de “I Cavalieri dello Zodiaco”, che creò una nuova generazione di anime fan, poteva mancare una intervista a Pegasus/Ivo de Palma?
Ho incollato l’annuncio dell’anime comics di “Gundam F91” alla prima vignetta del movie.
Uno speciale sulle maghette prima degli speciali targati Sprea! ^_^
Un po’ tanto riassunta la trama di un anime molto articolato e con numerosi colpi di scena.
Benché sia considerato di nuovo il numero 1, questo è il numero 2.
La Redazione avvisa di una non usuale e bella iniziativa, telefonare advert una lettrice e fare a lei delle domande, ovviamente ho messo l’intervista a Valentina.
Il tono usato da Drago nelle risposte a lettori mediamente minorenni erano, a mio avviso, incaute. Anche se voleva, magari, scherzare un po’, mancando ancora le emoticon, poteva fare dei danni.
Mia opinione.
Chissà se anche questa intervista advert Akemi Takada suscitò polemiche
Quindi la redazione di JM si recò a Tokyo per intervistare la mangaka, visto che alla excellent la Takada salutò i lettori con un bel “CIAO”.
Chissà se nel “Japan Journal Sprea” ci saranno i take a look at… mi auguro non di questo tipo ^_^
Oltre alla redazione che intervista una lettrice (successivo articolo), in questo numero i lettori intervistavano la Redazione.
Io non ho le informazioni necessarie per valutare se quelle della Redazioni fossero manie di persecuzioni oppure effettivamente la “concorrenza/Spectre” tramava per far naufragare le vendite di SJM.
Non ho ben presente il panorama editoriale del periodo riguardo le testate su manga ed anime.
L’intervista alla lettrice Valentina l’ho trovata veramente bella, sia reach notion che reach sviluppo.
La Redazione narra un accadimento abbastanza increscioso, che viene più o meno addebitato alla solita “concorrenza”.
Mi sorge il dubbio che la Redazione volesse creare un legame forte con i lettori creando, magari, il “nemico” contro cui fare fronte comune, cioè la “concorrenza” brutta, sleale e cattiva, per fidelizzare i lettori. Ha più senso di immaginare un’altra casa editrice che ordisca una roba reach quella raccontata…
Curiosa la lettera dal titolo “Al rogo! Al rogo!”, curiosa la risposta moderata di Drago.
Cristina D’Avena è divisiva ^_^
Il tono del curatore della posta lo trovo continuativamente errato, specialmente quando è in disaccordo con una lettrice.
Per fortuna la posta alle riviste è scomparsa, se i modi dovevano essere questi.
Qualche volta il timbro postale torna utile, almeno per datare i tre numeri della rivista, che non presentano il mese.
Quindi eravamo nella primavera del 1992, ipotizzerei.
Sempre in tema di datazione, io andai a vedere Akira al cinema di piazzale Lodi a Milano, ed abilities il periodo citato nell’articolo.
Forse questo articolo è la causa della titolazione della rivista contenitori reach “Gundam & C”, e probabilmente io sfogliai proprio queste pagine, pensando che fosse tutta dedicata al Gundam… T_T
Tra le accuse verso la Sprea c’è quella di aver riesumato il nome di una testata famigerata per non essere stata affidabilissima dal punto di vista delle informazioni pubblicate.
Pur rammentando che nel 1992 non si poteva accedere allo scibile umano con un click e che non esistevano le fonti in italiano che si possono consultare oggi, leggere che Gundam arrivò in Italia nel 1980, mette un po’ i brividi… perché comunque qualche fonte esisteva.
Quando ho visto la foto del vecchio negozio Yamato, un po’ mi sono commosso ^_^
Questa è la dicitura della rivista contenitori, che abilities il supplemento a “Tutto Video”, sempre facente capo al responsabile della testata “JM” e SJM”.