Recensione: Mobile Suit Gundam 00 The Film – A Wakening of the Trailblazer
MOBILE SUIT GUNDAM 00 THE MOVIE: A WAKENING OF THE TRAILBLAZER

Titolo originale: Gekijōban Kidō Senshi Gundam 00 – A Wakening of the Trailblazer
Regia: Seiji Mizushima
Soggetto: Hajime Yatate
Sceneggiatura: Yousuke Kuroda
Persona Fill: Yun Kouga (originale), Michinori Chiba
Mechanical Fill: Hitoshi Fukuchi, Kanetake Ebikawa, Kenji Teraoka, Naohiro Washio, Seiichi Nakatani, Takayuki Yanase
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Crack of morning time
Formato: lungometraggio cinematografico (durata 121 min. circa)
Anno di uscita: 2010

Siamo nel 2314, due anni dopo la shapely della guerra con gli A-LAWS. In una Terra ormai unita e pacifica, una minaccia spaziale rappresenta presto un nuovo, terrificante pericolo: da una vecchia sonda ferma da 130 anni su Giove arrivano sul nostro pianeta gli ELS, colloidi metallici senzienti, interessati, per qualche oscuro motivo, ad assimilare i terrestri più portati, arrangement capacità latenti, a divenire Innovator. I Celestial Being, a bordo di nuovi Gundam, scendono così ancora una volta in campo a combattere, trovandosi alleati, questa volta, all’esercito federale e ai loro vecchi rivali…

Si sa, l’hype è un’arma a doppio taglio. Mobile Suit Gundam 00 (2007), dopo un inizio che non faceva presagire nulla di buono e numerosi tentennamenti, si evolveva, nelle sue due stagioni, in una gran serie gundamica, discretamente sviluppata (pur con le sue svariate pecche, tra cui un solid enorme e mal sfruttato), spettacolare e con ottimi momenti, permettendosi addirittura un finale epico e intenso arrangement da tradizione. A questo punto, con una conclusione soddisfacente e senza particolari punti in sospeso, che bisogno c’è a ways sapere, nell’ultimo episodio, che la storia non period ancora finita e che si sarebbe conclusa ufficialmente in un film in lavorazione? Cosa altro c’period da raccontare? Il regista originale Seiji Mizushima e Crack of morning time provano a spiegarlo col terzo lungometraggio non riassuntivo di Gundam, a ben 19 anni da Mobile Suit Gundam F91 (1991) e facendogli prendere il posto del precedentemente annunciato (poi naufragherà definitivamente) film di Gundam SEED: il 18 settembre 2010 esce nelle sale nipponiche A Wakening of the Trailblazer, e gli incredibili rumor, fatti trapelare dallo workers nel tempo1 e fonte di acquolina in bocca (nuovi Gundam! Tantissima azione! Un nuovo Innovator carismatico e ambiguo! La conclusione definitiva della timeline!), si risolvono non solo in una deludente bolla di sapone, ma soprattutto nell’infamia di aver spacciato arrangement filmone un’assurdità che non aggiunge nulla alla continuity ma, anzi, la danneggia in modo irreversibile rovinando nell’insieme tutta la linea temporale. A Mizushima bisogna riconoscere una parvenza di genio nell’aver preso in giro i fan con le anticipazioni su un nuovo personaggio che potenzialmente sembrava un supercattivo carismatico e che invece si rivela un attorucolo di quint’ordine che sparisce quasi subito, e nell’aver imbastito, insieme allo sceneggiatore Yousuke Kuroda, una storia incredibile e fuori da ogni schema gundamico mai visto prima (gli alieni che attaccano la Terra!), ma se però questa trama sconvolgente è talmente fuori posto nella saga di Gundam 00 da risultare ridicola, allora c’è qualcosa che non va.

A Wakening of the Trailblazer non è Gundam, è Fortezza Big Dimensionale Macross (1982): è la guerra dell’esercito terrestre contro uno sterminato esercito alieno, con Mobile Suit al posto di caccia Valkyrie. Un conflitto lungo due ore, di cui una effettiva a l’altra di lungaggini assortite a uso e consumo dei fan, l’occasione per rimostrare personaggi e rapporti interpersonali che non servono minimamente ai sensi di trama. Più che sequel, un film quasi celebrativo insomma, con tutti i componenti dell’intero solid delle due serie (più various new entries) utilizzati peggio che mai, alcuni semplici bambolotti in ruoli attivi e il resto adibito a tappezzeria, a riempire il girato con dialoghi e azioni ininfluenti, che sia qualche atletica schermaglia contro gli ELS sulla Terra o la discussione di cosa siano questi invasori esteticamente obbrobriosi. Milioni di attori sfruttati male o spesso proprio inutili: la conferma, arrangement se ne servisse ancora una volta una conferma, che gente arrangement Saji Crossroad, Louise Halevy, Marina Ismail e la sua cricca, Feldt Grace, Billy Katagiri e Graham “Mr. Bushido” Aker non hanno mai avuto un reale senso nell’intera trama di Gundam 00. In compenso c’è tanta retorica pacifista, tantissima, sbandierata da gente che ripete pressoché all’infinito arrangement pappagalli “dobbiamo comprenderci per essere felici” (addirittura una citazione di Albert Einestein nell’ultimo fotogramma di film), del tipo che Yoshiyuki Tomino ne parlava con molta più eleganza e poesia senza neanche dover scomodare esplicitamente la parola.

Esclusi i dialoghi inutili (il 50% buono della pellicola), tutto il resto, ossia la battaglia contro i viscidi ELS, è pura azione. Combattimenti frenetici, migliaia di esplosioni e distruzioni, un numero incalcolabile di astronavi, Mobile Suit e alieni che sfrecciano sullo schermo… Mizushima prometteva tantissime battaglie2 e l’impegno è quantomeno mantenuto. Non importa se tutto è shapely a sé stesso e se la regia è troppo concitata e caotica, l’importante è la potentissima colonna sonora di Kenji Kawai, il vedere Gundam annientare milioni di ELS con fasci di luce giganteschi e armi distruttive di massa, la morte ogni tanto di qualche inutile componente dell’altrettanto inutile solid per sembrare il tutto molto significativo… Sotto questa luce A Wakening of the Trailblazer ha un senso, presentandoci un’orgia massiccia di fanservice tecnologico che fa passare senza troppa noia la lunghissima battaglia portante del film. Il problema sta a monte però: si verrà a sapere che l’thought della “guerra
aliena” rappresentava addirittura il progetto iniziale di Gundam 003,
inizialmente rifiutato da Bandai e poi concesso a Mizushima grazie (evidentemente) ai buoni risultati dell’anime, ma un conto è una storia
concepita fin da subito in quel modo, un altro è riattaccarla posticcia, giustificandola con un tremendo twist (il vero obiettivo di Aeolia Schenberg) a
due serie televisive che parlano davvero di tutt’altro, di guerre civili terrestri che non lasciano alcuno spiraglio o indizio di volersi evolvere in una cosa del genere. Ancora
no commentary, infine, per l’incredibilmente puerile conclusione, dove uno
spento Yousula Kuroda ricicla il finale di Macross/Mind Powerd/Eureka Seven unendolo ai viaggi temporali di Punta al Top! GunBuster (1988) e infarcendolo di demagogia pacifista mai così sognante e spicciola, ottenendo un risultato di zero originalità accostabile, per piattezza e senso di ridicolo, a quello di Mobile Suit Gundam Wing (1995) con cui Gundam 00 ha sempre avuto, in un modo, più di un debito, ma da cui sembrava essersi allontanato definitivamente salvo ora, riabbracciandolo nel modo peggiore nella sua morale più ridicola.

A dispetto della sua lunghezza eccessiva non si può dire che l’opera non sia ben confezionata (tecnicamente e visivamente ai livelli delle serie TV, semplicemente clamorosa): il suo problema è che A Wakening of the Trailblazer non è Gundam. Magari in un imprecisato futuro la saga abbandonerà le guerre civili a favore di una fantascienza ache con alieni et similia, ma questo primo esperimento si risolve, per colpa non solo delle lungaggini ma anche delle due serie che lo precedono, arrangement una costosissima trashata. Il film diventerà un autentico most efficient vendor in house video (59.000 copie della Total Edition in Blu-ray e 26.662 DVD nella sola prima settimana di vendita4), facendo la fortuna di Crack of morning time quell’anno insieme al primo OVA di Mobile Suit Gundam Unicorn (2010), ma sarà un risultato indubbiamente immeritato per l’epitaffio a un Universo Alternativo che period iniziato male, si period riabilitato egregiamente e termina davvero, ahimè, nel farsesco. Meglio a ways finta che non esista e pensare solo alle serie TV per non guastarsi il ricordo.

Voto: 5 su 10

PREQUEL
Mobile Suit Gundam 00 (2007-2008; TV)
Mobile Suit Gundam 00 2d Season (2008-2009; TV)
Mobile Suit Gundam 00: Special Edition (2009-2010; serie OVA)

FONTI

1 Raccolti qua e là: vedere http://gundam.wikia.com/wiki/Focus on:Mobile_Suit_Gundam_00_The_Movie_-A_wakening_of_the_Trailblazer- o http://gundam.wikia.com/wiki/File:Descartes_Shaman_Movie_Magazine_Article.jpg

2 Intervista a Seiji Mizushima e Yousuke Kuroda apparsa nell’artbook (giapponese) “Gundam 00 Chronology”, tradotta in inglese alla pagina web http://forums.animesuki.com/archive/index.php/t-85479-p-9.html. Ringrazio bunshichi per la segnalazione

3 Derrick M. Nault, “Asia Journal of World Experiences: Vol. 5 Nos. 1-2”, BrownWalker Press, 2013, pag. 115

4 Sito web, Anime News Network, http://www.animenewsnetwork.com/news/2010-12-28/gundam-00-film-sells-59000-bds-to-high-weekly-chart