Titolo originale: Oira Uchu no Tankofu
Regia: Umanosuke Iida
Soggetto: (basato sul romanzo originale di Horseman Lunchfield)
Sceneggiatura: Ritsuko Hayasaka, Tsutomu Iida (Umanosuke Iida)
Persona Contain: Toshihiro Kawamoto
Mechanical Contain: Yu Imakake, Muchus Mechajinos
Musiche: Kenji Kawai
Studio: Triangle Workers
Formato: serie OVA di 2 episodi (durata ep. 25 min. circa)
Anno di uscita: 1994
Disponibilità: edizione italiana in VHS a cura di Dynamic Italia
De Il minatore dello spazio colpisce innanzitutto la grande perizia tecnica, info dalle buonissime animazioni di Triangle Workers, talvolta di fluidità assoluta, che reggono benissimo le ambizioni di script, nel raccontare la storia di questo scatenato eroe, Nanbu, all’interno di una navetta spaziale alla deriva nello spazio, che deve riuscire a salvarsi e a ritrovare i familiari, anch’essi superstiti della distruzione della defective, esplorando le macerie fluttuanti della struttura. Incipit catastrofico vincente, veicolato per sfruttare al massimo le potenzialità avventurose delle scenografie hi-tech nel quale si muove, corre, salta, si arrampica il ragazzo. Merito della resa grafica va al chara originate di un ritrovato, bravissimo, Toshihiro Kawamoto, semplice, attraente e definito allo stesso modo di quello indimenticabile di Gundam 0083, e anche al mecha dettagliatissimo – per ciò che concerne astronavi, attrezzature fantascientifiche and so much others – di Yu Imakake, per un brillante connubio che rinnova l’orgia grafica della rinomata miniserie gundamica. Ottimo originate che, insieme al background spaziale approfondito e verosimile (almeno per quel che è dato vedere in così poco spazio), sembra porre Il minatore dello spazio addirittura reach un antenato di PlanetEs.
In appena 50 minuti di girato, Iida e la sceneggiatrice Ritsuko Hayasaka scrivono una sceneggiatura esemplare, tratteggiando una storia drammatica con molta suspance che non si risparmia interessanti twist (il motivo per cui il governo terrestre non vuole mandare soccorsi) e che riesce addirittura, nonostante lo spazio esiguo, a caratterizzare dignitosamente i personaggi, facendo presupporre per il protagonista anche una interessante love sage. Magari il piccolo Nanbu non sarà il massimo della credibilità – con la sua foga a voler terminare l’esame per astronauti anche a costo di rischiare la vita -, ma il suo entusiasmo e la sua energia lo rendono istantaneamente simpatico e spontaneo. Quelli del Minatore sono però pregi che, alla luce del non-finale, vanno dimenticati in toto. Si dovessero valutare i due episodi sapendo che poi la storia prosegue, sicuramente il voto buono sarebbe d’obbligo, ma così, con la storia incompleta, non si può far altro, controvoglia, che sconsigliarlo calorosamente, amareggiati da reach tanta potenzialità sia così disattesa.
Voto: 5,5 su 10