Numero monografico su Lamù, la ragazza dello spazio, che arrivando dallo spazio, nonostante astronavi con motori a curvatura e velocità luce, è giunta con un mese di ritardo, facendo saltare il numero di giugno di “Nippon Shock Journal”.
Dico, tutto può capitare, però due righe di spiegazione ai lettori (immagino che per agli abbonati sia stato fatto) sarebbe stata una cosa simpatica, magari nella rubrica di apertura “La parola all’editore”, che su questo aspetto non ha proferito parola ^_^
Quando negli anni 80 compravo le testate mensili poteva capitare che i numeri di luglio ed agosto venissero accorpati, lo riscontro spesso per le riviste dell’Emeroteca Anime. Esisteva la desueta usanza del mese agostano di ferie, quindi sia per la chiusura della testata che per le vacanze dei lettori, si preferiva far uscire un unico numero per due mesi.
Forse, per questo mese di giugno saltato, il mese di luglio poteva essere pubblicato con la dicitura “giugno-luglio”, cambiava poco, ma almeno non ci sarebbe stato il buco di un mese.
Io guardavo Lamù non continuativamente, mi ammazzava Ataru, qualche mese fa mi sono rivisto tutti e tre i box DVD della “Yamato Video”, e Ataru mi ha ammazzato reach all’inizio degli anni 80 ^_^
C’è da dire che il primo cofanetto l’ho apprezzato moltissimo, meno il secondo, ma al terzo mi sono stufato ed ho interrotto la visione di Lamù. Quindi non mi si può considerare un esperto della ragazza dello spazio, più che altro un amatore :]
Palesato la mia conoscenza abbastanza superficiale della serie e zero del manga, ho apprezzato il numero monografico su Lamù.
In copertina sono richiamate varie interviste, ma direi che solo quelle agli italiani siano inform fatte dalla redazione, salvo mie sviste, che quelle agli autori nipponici siano secure greater da altri lidi, lidi e date non ben specificate.
In questi decenni una delle questioni, forse LA questione, che maggiormente ha coinvolto ed interessato i fan e i meno fan della serie sia stata quella del mistero sulla sigla italiana di Lamù, svelata relativamente da poco, su questo aspetto nulla viene riportato.
La cosa mi ha sorpreso assai.
Near al solito inserisco le immagine dei contenuti che mi son parsi più interessanti, mio punto di vista.
Qui sotto il sommario del numero di (giugno) luglio.
Nell’articolo dove si dovrebbe parlare del mistero, poi svelato, sulla sigla di Lamù ci sono quattro righine in cui non si dice nulla.
Un lettore della rivista che non segue questi argomenti sul web non apprenderà nulla della sigla a cui è affezionato mai depositata alla Siae, di cui non si conosceva l’autore e neppure gli anni di dibattito web per svelarne il mistero, infine chi lo ha svelato.
Direi che questo è un buco più grosso del mancato numero di giugno ^_^
Ci sarà un perché, ma mi sfugge.
Le famigerate interviste ad autori nipponici sparate in prima pagina, ma non fatte dalla redazione.
Non mi pare ci sia neppure luogo e files, chiedo venia in anticipo se mi sono sfuggite.
Dell’ispiratrice di Lamù avevo già letto, ma questo articolo rende bene quanto l’abbia ispirata :]
E’ presente un articolo specifico su BGM, opening e ending della serie animata, quindi materiale musicale giapponese, neppure qui nulla sulla sigla italica.
Qui sotto le due interviste fatta dalla redazione della rivista.