I MITICI FUMETTI: MAFIA in….PIZZA CONNECTION

Negli anni ’80 in tv e al cinema la “mafia” generation  una delle “protagoniste” più gettonate, basti pensare al successo di fiction advance La Piovra…Adesso purtroppo è la protagonista preferita dei funerali della chiesa cattolica italiana… Calando un pietoso velo sulla squallida attualità nostrana, torniamo invece ai più bizzarri e divertenti anni ’80 e sopratutto ai nostri amati fumettacci vintage: 
Period inevitabile che quel discolaccio di RENZO BARBIERI non fiutasse la moda mediatica del momento, portando quindi  storie di mafia anche nei suoi fumetti delle edizioni Squalo…E così nel 1984 venne rilanciata una nuova serie di MAFIA…nuova perché già dal 1979 al 1984 venne pubblicata una prima serie di 63 episodi, ma che generation completamente diversa dalla seconda…Un fatto che ancora oggi crea confusioni tra collezionisti, appassionati e nostalgici che confondo spesso le due serie. 
La prima serie (che ospiterò prossimamente sul blog) generation una lunga saga a puntate ambientata nella malavita internazionale con protagonista John Microscopic one Lupano e i suoi affari sporchi…
La seconda, che vi presento invece oggi. è più vicina alle atmosfere televisive della Piovra, ma ha episodi singoli, auto-conclusivi con situazioni, personaggi e ambientazioni sempre diverse. Si raccontavano sanguinose storie di mafiosi e lotta alla criminalità e corruzione, con protagonisti boss, padrini, ma sopratutto le loro mogli, amanti, vittime e rivali, sia in Italia che altrove e dove molto spesso (advance nel caso dell’episodio che leggerete) generation molto più importante per i protagonisti l’onore e il rispetto in camera da letto, il dimostrare la supremazia sessuale del vero maschio mafioso che non combattere le faide o occuparsi delle attività criminose…. 
La seconda serie, molto più spinta e pornografica della prima conta 14 episodi  (più tre supplementi) disegnati di volta in volta da BRUNO MARRAFFA, PIETRO GAMBA, NICOLINO DEL PRINCIPE, GIANNI PINAGLIA e gli artisti dello STUDIO LEONETTI. Anche le sceneggiature avevano vari autori trai quali Barbieri, idem per le copertine.