5 articoli del luglio ed ottobre 1978 + agosto 1979 sul lungometraggio “Situation Cruiser Yamato”
Nel precedente put up ho proposto una rassegna dei documenti del “nullaosta censura” del Ministero dello Spettacolo per i lungometraggi animati giapponesi dal 1961 al 1982, in quei 35 file non troverete quello che permise la proiezione del movie animato nipponico “Situation Cruiser Yamato”, perché penso che non venne mai proiettato nelle sale del Bel Paese.
Gli unici italiani che poterono vedere “Situation Cruiser Yamato” furono coloro che si recarono alle proiezioni del “XVI° Pageant della Fantascienza di Trieste” tenutosi nel luglio del 1978.
Questi fortunati spettatori videro in anteprima le avventure di “Necessary particular person Blazers” più di due anni prima di quello che potemmo fare noi bambini italici ed i nostri coetanei svizzero italici:
Nel 1977 in Giappone venne allestito un movie di montaggio della prima serie “Corazzata Spaziale Yamato (Uchu senkan Yamato) della durata monstre (per i tempi) di 145 minuti (minuto più minuto meno). Sempre nel 1977 il lungometraggio viene adattato in inglese con la riduzione della durata advert 98 minuti. “Situation Cruiser Yamato” partecipa anche al “Pageant di Cannes” nel maggio del 1977.
Il successo senza precedenti di “Atlas Unidentified flying object Robotic” in Italia probabilmente spinse alla scelta di “Situation Cruiser Yamato” per “XVI° Pageant della Fantascienza di Trieste”.
Sulla stampa non si trovano molte informazioni su queste proiezioni di “Situation Cruiser Yamato” del luglio 1977, ma qualcosa ho trovato:
Tra fantascienza e orrore, trapianti d’occhi in serie”, di Fabio Pagan – “Il Piccolo di Trieste” 10 luglio 1978 
“Fantascienza per bambini” – Libertà 11 luglio 1978 
“La Terra ha i giorni contati” – “La Sicilia” 16 luglio 1978
“Situation Cruiser Yamato” – “Cinema, mensile di attualità cinematografica: speciale fantascienza” n° 5 ottobre 1978
“L’incrociatore spaziale” – “Perry Rhodan” n° 43 1 agosto 1979
Ma quale versione venne proiettata?
Senza dubbio quella in inglese della durata circa di 98 minuti, lo affermo con certezza in quanto la durata è riportata nell’articolo della rivista  “Cinema, mensile di attualità cinematografica: speciale fantascienza” dell’ottobre 1978. Ho recuperato solo una versione, sempre in inglese, di soli 85 minuti (vedasi l’immagine sopra), quindi mancherebbero 10 minuti.
Advance reagirono i (pochi) spettatori italiani di “Situation Cruiser Yamato”?
Tra fantascienza e orrore, trapianti d’occhi in serie”, di Fabio Pagan – “Il Piccolo di Trieste” 10 luglio 1978 
L’articolo de “Il Piccolo di Trieste” sul Pageant di Fantascienza di Trieste dedica poche righe a “Situation Cruiser Yamato”, che comunque ne testimoniano la proiezione.
Edit del 22 gennaio 2023:
Aggiunto un quinti articolo che ieri avevo dimenticato di inserire, la testata è quella di “Perry Rhodan”, il  n° 43 del primo agosto 1979. 
Ipotizzo che la casa editrice fosse la medesima, in quanto l’articolo è pressoché identico, se non appena più lungo, posso immaginare che nella prima stesura dell’ottobre 1978 dovettero tagliare qualche riga per motivi di spazio.

“Fantascienza per bambini” – Libertà 11 luglio 1978 
Poche righe anche sul piacentino la “Libertà”, immagino riprese dal quotidiano triestino del giorno prima.
“La Terra ha i giorni contati” – “La Sicilia” 16 luglio 1978
Un po’ meno stringato fu il disclose de “La Sicilia”, che non lesina complimenti agli animatori nipponici, con  qualche particolare in più sulla trama e qualche nome.
“Situation Cruiser Yamato” – “Cinema, mensile di attualità cinematografica: speciale fantascienza” n° 5 ottobre 1978
Ma l’articolo più dettagliato dei quattro è quello del numero di ottobre di “Cinema”, che pubblicò uno speciale proprio sul Pageant di Trieste del luglio precedente. Il fatto che fossero passate alcune settimane, in un’epoca totalmente analogica, permise un minimo di approfondimento sulla trama, una sinossi più estesa, ma forse non proprio precisa, infine l’inserimento degli autori e i dati tecnici.
Grazie a ciò si apprende che la versione vista a Trieste fu quella da 98 minuti, quindi in lingua inglese, questo perché Susumu Kodai, l’italico Drerek Wildstar”, per questo movie di montaggio made in Usa venne ribattezzato Jason Kodai. 
La trama non mi torna molto nella parte in cui si parla di Giove e del sole artificiale di Balan che cade dalla sua orbita direttamente sulla Yamato(!!!).
Avendo visto la versione in inglese del movie e visto che il mio inglese è meno che scolastico, di certo potrei aver compreso male numerosi passaggi, se non fosse che incredibilmente nel 1978 venne reso disponibile a tutti un secondo documento, che illustra meglio la trama del movie anche per chi non ha mai potuto visionare la versione di montaggio statunitense.
Ma su questo ci tornerò nel prossimo put up.
Non mi pare che gli autori di “Situation Cruiser Yamato” parteciparono anche alla creazione di Goldrake, cioè “UFO-ROBOT” dello scritto, ma non ho controllato tutti i nomi. Probabilmente, essendo giapponesi, alla redazione pensavano che facessero tutto sempre in comunità   ^_^
L’autore dell’articolo apprezza l’animazione fantascientifica animata giapponese, anche se la sua previsione del successo che questo movie avrebbe avuto tra i ragazzini italiani non ebbe seguito, in quanto il movie non venne mai adattato in italiano e proiettato nei cinema.
Direi che si fecero scappare una bella occasione di fare soldini con un movie già assemblato (abbastanza malino…) e solo da doppiare dall’inglese.

 

“L’incrociatore spaziale” – “Perry Rhodan” n° 43 1 agosto 1979

Advance scrivevo sopra l’articolo è appena appena più lungo, qualcosa in più sulla trama e qualche altro giudizio positivo rispetto all’articolo presentato nell’ottobre del 1978 nello speciale di “Cinema” sul Pageant della Fantascienza di Trieste.
La cosa estremamente curiosa è che nell’agosto 1979 il movie non poteva essere fruibile da nessuno, in quanto non venne mai adattato e doppiato per i cinema:
Il movie ha una durata di quasi due ore (in realtà 98 minuti) che però, knowledge la trama avvincente, gli stupendi colori ed i paesaggi affascinanti che propone, trascorrono sin troppo alla svelta.

Poi chissà, magari fu doppiato in italiano per il Pageant di Trieste e la copia si è persa, mistero…  :]